Cervinara: i percettori di reddito di cittadinanza al lavoro

Redazione
Cervinara: i percettori di reddito di cittadinanza al lavoro
57 persone in provincia di Avellino intascavano illecitamente il reddito di cittadinanza

Cervinara: i percettori di reddito di cittadinanza al lavoro. L’assessore ai servizi sociali del comune di Cervinara Raffaella Cioffi comunica che procede l’attività del settore delle politiche sociali e del lavoro, in relazione al reddito di cittadinanza  E’ infatti fondamentale che i percettori del reddito diventino una risorsa per tutta la collettività. Ed occorre  restituire agli stessi dignità attraverso il lavoro.

Ad oggi con delibera di giunta l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Caterina Lengua  ha approvato i PUC (progetti utili alla collettività) al fine di avviare e dare attuazione alla fase 2 del Reddito di Cittadinanza.

Delibera di indirizzo

Si parte con una delibera di indirizzo per l’attuazione dei progetti utili alla collettività secondo le modalità ed i requisiti previsti dal Ministero. E dalle linee guida del Piano di zona A04, un primo sforzo necessario per il passaggio dall’assistenza al lavoro, verso cui tende l’Amministrazione comunale.

Al fine di restituire dignità ai percettori del reddito di cittadinanza. Affinché il reddito stesso non diventi una forma di puro assistenzialismo. I PUC sono uno strumento importante per avvicinare i beneficiari di reddito di cittadinanza al mondo del lavoro, provando a colmare divari formativi e di competenze trasversali.

I progetti PUC che saranno messi in campo, infatti, partono proprio dalle esigenze della collettività e andranno a supportare i settori della tutela dei beni comuni. Questo avverrà  attraverso attività di manutenzione del patrimonio comunale (progetto “in campo per la tutela dei beni comuni”) , del sociale (progetto “Cervinara solidale”) dell’ambiente e del verde pubblico (progetto “Cervinara sempreverde”).

L’obiettivo è quello di poter offrire ai beneficiari del reddito un’occasione di crescita. I PUC rappresentano infatti l’applicazione del principio di restituzione sociale, che porta il beneficiario di un sostegno (in beni o servizi) ad impegnarsi a favore della comunità locale.

Sostegno ricevuto

Questo avviene  come riconoscimento del sostegno ricevuto, ma soprattutto come atto mediante il quale si pongono le basi per la sua integrazione in un sistema di opportunità presenti sul territorio.

I soggetti beneficiari del reddito svolgeranno le loro mansioni a favore della comunità per almeno otto ore settimanali, all’occorrenza aumentabili fino ad un massimo di 16 ore, come prevede la norma. La grandezza di una comunità si misura dalla solidarietà reciproca di chi la compone ma anche e soprattutto dalla convinzione che ognuno debba fare la propria parte.