Cervinara, Il salasso della Tari
Il timore di un salasso era fondato e l’aumento della tassa sui rifiuti –la famigerata Tari– è arrivato puntuale e arcigno nei giorni infuocati di luglio, provocando lamentele e mugugni non sempre ingiustificati. La tassa, per effetto della legge di stabilità dell’anno scorso, deve coprire la spesa del servizio di pulizia delle strade, di raccolta e smaltimento dei rifiuti e delle entrate che essa deve garantire alle casse comunali non si può dare la colpa agli amministratori. Essi, però, hanno la responsabilità di aver rinunciato a contrattare con la società di gestione il costo complessivo del servizio, che ammonta alla bella cifra di 1 milione e 700 mila euro, che fanno circa 3 miliardi e mezzo delle vecchie lire. Un costo, in rapporto alla qualità delle prestazioni, che è francamente eccessivo e che con un’oculata iniziativa dell’Amministrazione forse poteva essere ridotto.