Cervinara: la figura di Pasqualino Lombardi, ex sindaco e giudice tributario

Redazione
Cervinara: la figura di Pasqualino Lombardi, ex sindaco e giudice tributario

Nato a Montesarchio nell’agosto del 1933, Pasquale (Pasqualino per tutti) Lombardi è deceduto stamattina nella sua casa alla frazione Ferrari di Cervinara..
Nel 1952 conseguì, a Benevento presso l’Istituto Alberti, il diploma di geometra. Quattro anni dopo entrò nei ruoli amministrativi del Ministero della Pubblica Istruzione, nel quale rimase fino al 1980 quando andò in pensione con la qualifica di Segretario generale.
Lunga la sua carriera politica, è stato sindaco di Cervinara nel biennio 1988-1989 e nel 1992. Negli anni Sessanta del secolo scorso, frequentò la segreteria provinciale della Democrazia Cristiana, suo riferimento era l’on. Fiorentino Sullo. Non gli fu difficile, perciò, guadagnarsi le simpatie di Pasquale Clemente che, nel 1971, favorì la sua elezione a segretario cittadino della Dc.
Nel 1975 entrò nel Consiglio comunale, fu rieletto nel 1979, nel corso della legislatura ebbe il primo incarico di assessore, sindaco Perrotta, con delega all’urbanistica, incarico che ricoprì fino al 1986 con la giunta Ricci.
Nella tornata elettorale del 1988, ebbe un ruolo determinante prima nella composizione della lista e poi nella gestione della campagna elettorale che portò la Democrazia Cristiana a conquistare 18 seggi su trenta in consiglio comunale e a scegliere come sindaco proprio Pasquale Lombardi. Sotto il suo primo mandato, tra l’altro, sponsorizzò la prima Fiera Caudina, organizzata dall’Anffaas e fece costruire la Fontana del Drago in via Variante. Purtroppo, il suo mandato non durò a lungo perché il Consiglio di Stato annullò le elezioni nel settembre del 1989.
Ritornò sullo scranno di primo cittadino nel mese di luglio del 1992. A suo merito va l’inaugurazione della Pretura, oggi sede dell’Ufficio del Giudice di Pace, del Commissariato di Polizia e di qualche ufficio dell’Asl di Avellino. Anche questo mandato sindacale ebbe vita breve, presentò le dimissioni nel gennaio del 1993.
Dopo il periodo di Mani Pulite, nel 1998, passò nelle fila di Forza Italia.
Oltre ad essere stato un politico navigato, sempre pronto a risolvere i problemi dei cittadini, ha ricoperto la carica di Giudice Tributario, prima a livello provinciale, poi a livello più alto.
Ne piangono la scomparsa la moglie Maria Picca, che lo ha accudito fino alla fine, i figli Bice, Peppino e Gianfranco.
Le esequie saranno celebrate domani alle ore 15.00 nella chiesa di San Gennaro a Ferrari.