Cervinara: la Provincia di Avellino non paga chi ha realizzato la Chiave di Montervergine

Redazione
Cervinara: la Provincia di Avellino non paga chi ha realizzato la Chiave di Montervergine
Cervinara: la Provincia di Avellino non paga chi ha realizzato la Chiave di Montervergine

Cervinara: la Provincia di Avellino non paga chi ha realizzato la Chiave di Montervergine. Per un anno di duro lavoro ha ricevuto solo degli acconti. Senza contare che ha dovuto montare, parzialmente, l’opera e poi smontarla. Questo vuol dire che ha dovuto sostenere altre spese anche per il trasporto del materiale. Infine, come se tutto questo non bastasse, da mesi conserva il materiale nella sua azienda e questo gli sta impedendo, in pratica, di occuparsi di lavori di una certa consistenza.

MetalZurlo e le pastoie burocratiche

Insomma, Liberato Zurlo titolare della MetalZurlo a Cervinara è incappato in una serie di pastoie burocratiche che gli stanno rendendo impossibile il lavoro. Con buona pace di chi afferma che le pubbliche amministrazioni dovrebbero aiutare le imprese private.

Zurlo è stato chiamato a realizzare, materialmente, La Chiave di Montevergine, lavoro commissionato all’artista Milot dalla provincia di Avellino. L’installazione, che doveva essere la più grande del mondo, doveva essere montata all’uscita dell’autostrada di Avellino Ovest, a Torrette di Mercogliano.

L’artigiano aveva già realizzato La Chiave di Cervinara, dello stesso artista a Cervinara. Mai avrebbe pensato che pur lavorando duramente, insieme ai suoi collaboratori, sarebbe dovuto andare incontro a tutti questi problemi. L’installazione è stata commissionata dall’allora presidente della provincia di Avellino Domenico Biancardi. Ma proprio mentre veniva montata la commissione del paesaggio ha bloccato la messa in opera. Problemi che non dovrebbero riguardare che ha eseguito i lavori. Eppure, al momento, a pagare le spese per tutto quello che è successo è il solo Liberato Zurlo. L’artigiano si è anche rivolto ad un legale, l’avvocato Paolo Viscione.

Risoluzione bonaria

Come sempre avviene, l’avvocato ha cercato di risolvere bonariamente la controversia. Ma dalla Provincia di Avellino nessuno lo ha risposto. Questo vuol dire che l’artigiano dovrà citare in giudizio palazzo Caracciolo e ciò significa ancora altre spese per la pubblica amministrazione, ossia per noi cittadini. Davvero non si capiscono i motivi di evitar un esborso ulteriore di denari.  La Provincia ha commissionato un’opera che, almeno per il momento, non potrà mai essere installata. Deve pagare quell’opera, deve pagare il materiale ed il lavoro dell’artigiano e, a questo, vuole aggiungere anche le spese legali. Ma perchè? Attendiamo risposte.