Cervinara: l’opposizione attacca il sindaco sui vaccini

Redazione
Cervinara: l’opposizione attacca il sindaco sui vaccini
Valle Caudina: il centro vaccinale di Cervinata aperto lunedì,mercoledì e venerdì

Cervinara: l’opposizione attacca il sindaco sui vaccini. Riceviamo dal Gruppo consiliare di minoranza in Consiglio comunale Uniti per Cervinara una nota sul centro vaccinale di Cervinara e sulla campagna di vaccinazione.

“Oggetto: Modalità di programmazione e di corretta gestione delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 per la corretta esecuzione della campagna vaccinale nazionale e locale – Centro Vaccinale di Cervinara (AV).

------------

Sulle cose concrete e importanti ancora una volta il Sindaco Caterina Lengua dimostra tutti i suoi limiti. Mentre tutti sono impegnati con spirito di solidarietà alla lotta al Covid, attraverso l’unica arma a disposizione che è quella della somministrazione dei vaccini.

Attraverso strategie precise per arrivare al risultato di risparmiare vite umane, soprattutto quelle più fragili ed esposte, il Sindaco Caterina Lengua agisce con approssimazione e mancanza di professionalità.

Contravvenendo a tutte le raccomandazioni che gli organismi preposti hanno diffuso in merito, circa la strategia vaccinale da adottare, il Sindaco Caterina Lengua si guarda bene dal sostenere una campagna vaccinale organizzata ed efficiente, con la tutela soprattutto delle persone fragili come anziani e ammalati.

Al Gruppo Consiliare “Uniti per Cervinara” sono pervenute e continuano a pervenire segnalazioni da parte di numerose persone classificate “fragili” per le “patologie di cui sono affette che non riescono ad essere vaccinate malgrado l’inserimento nelle liste di prenotazione.

La storia di una professoressa

Particolarmente toccante la storia di una professoressa, trascurata e respinta dal sindaco nonostante la sua condizione sanitaria. Preoccupate, queste persone si sono rivolte al Sindaco, la massima autorità sanitaria del paese, ricevendone una risposta irritata e anche scortese.

Eppure il Sindaco di Cervinara fino a qualche giorno fa si muoveva a suo agio all’interno del centro vaccinale di Cervinara; conversando, accompagnando, e facendosi anche fotografare con quanti sono stati sottoposti a vaccino, solita condotta clientelare.

Ora, invece, che ci sono difficoltà per il reperimento dei vaccini, il Sindaco e la sua giunta scappano, non si fanno vedere; e sostengono che non dipende da loro, non possono fare nulla. Invece no, il Sindaco può e deve fare tanto, sostenere sempre i più deboli, i fragili, non voltare le spalle a chi ha bisogno e incoraggiare i soliti furbi.

Per tutto questo il Gruppo Consiliare “Uniti per Cervinara” ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Sindaco di Cervinara per sapere se a norma di legge, sono state messe in atto attività di interessamento, sostegno, controllo delle liste di persone con elevata fragilità.

E, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari, in collaborazione con i medici del Distretto Sanitario presenti sul territorio ed i Medici di Famiglia che ben conoscono le patologie dei propri assistiti a tutela delle persone fragili della nostra comunità evitando le continue segnalazioni con bigliettini volanti e l’inserimento di persone non aventi diritto.”

(N. d. R.)

Non vogliamo nel modo più assoluto prendere le difese di chicchessia, chi si sente attaccato potrà controbattere. Le nostre colonne sono aperte ad ospitare qualsiasi dibattito. Su due punti in particolare, però, vogliamo fare chiarezza.

Il primo. La campagna vaccinale non è responsabilità del primo cittadino. L’unico ente deputato a farlo è l’Asl, nel nostro caso quella di Avellino. Il secondo punto riguarda le vaccinazioni dei cosiddetti “fragili”, quelli veri, e che si trovano in assistenza domiciliare integrata.

L’Asl, attraverso i propri sanitari, sta provvedendo a farli vaccinare. A Cervinara già è cominciata tale vaccinazione. Certamente, il sindaco può farsi sollecitatore presso gli organi competenti, ma non può diventare vaccino.