Cervinara, migliorano le condizioni del giovane accoltellato

13 Maggio 2015

Cervinara, migliorano le condizioni del giovane accoltellato

Cervinara tira un sospiro di sollievo. L’operazione è durata oltre quattro ore. Miracolosamente, grazie alla bravura dei medici, Amerigo Zullo, 18enne, di Cervinara, non è più in pericolo di vita. Le sue condizioni restano gravi ma dovrebbe farcela, i medici dell’ospedale civile di Maddaloni sono abbastanza ottimisti. Il 18enne, nel pomeriggio di ieri, è stato accoltellato da R.N.,17enne di Apollosa. Il minorenne era appena uscito da una casa famiglia dove era ristretto per questioni di droga. Il fatto è avvenuto sul treno Benevento-Napoli, via Valle Caudina, all’altezza della stazione di Santa Maria a Vico. L’accoltellamento si è verificato tra l’intercapedine di due vagoni.
R. N. ha colpito con otto coltellate Amerigo Zullo, di cui due hanno raggiunto anche il collo. Il capotreno ha fermato il convoglio alla stazione di Santa Maria a Vico ed il 18enne è stato trasportato, in condizioni disperate all’ospedale di Maddaloni, perché aveva perso molto sangue. Nel nosocomio, un pool di medici lo ha sottratto alla morte, grazie ad un delicatissimo intervento chirurgico.
R. N., invece, è stato subito fermato dai carabinieri, allertati da alcuni viaggiatori, e trasferito presso il centro di prima accoglienza dei Colli Aminei a Napoli. In tasca aveva un coltello a serramanico con una lama lunga ben venti centimetri. Anche Amerigo Zullo ha piccoli precedenti penali. Ora si attende che le sue condizioni migliorino per ascoltare anche la sua versione dei fatti. Insieme ai due c’erano altri ragazzi, una vera e propria comitiva che si stava recando a Napoli. Probabilmente, si tratta di ragazzi cresciuti troppo in fretta e cresciuti nel peggiore dei modi. Non è per nulla normale che un 17enne abbia con sé un coltello del genere. Se hai un’arma addosso prima o poi la userai. L’accoltellamento, insomma, interroga un po’ tutti sulle proprie responsabilità. Sempre più spesso, infatti, facciamo finta di non vedere quello che accade tra i nostri adolescenti.

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