Cervinara: smartphone rubato, i carabinieri denunciano una 30enne

Redazione
Cervinara: smartphone rubato, i carabinieri denunciano una 30enne
Cervinara: smartphone rubato, i carabinieri denunciano una 30enne

Cervinara: smartphone rubato, i carabinieri denunciano una 30enne. I Carabinieri della Stazione di Cervinara hanno deferito in stato di libertà una 30enne della provincia di Benevento. La ragazza deve rispondere del reato di “Ricettazione”.

Smartphone rubato a Rotondi

L’attività prende spunto dalla denuncia di furto di uno smartphone, perpetrato qualche mese fa a Rotondi (AV). I tabulati telefonici acquisiti grazie al codice IMEI del telefono indicato dalla vittima nella denuncia hanno consentito ai carabinieri di individuare dove si trovare lo smartphone.

Cervinara: smartphone rubato, i carabinieri denunciano una 30enne

I Carabinieri hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione della donna, intestataria della sim card utilizzata con quel cellulare successivamente alla data del furto.Alla luce delle risultanze emerse, per la 30enne è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Avellino.

Lo smartphone è stato sottoposto a sequestro, in attesa di restituzione all’avente diritto.Sono in corso indagini finalizzate ad accertare eventuali responsabilità di terzi. Si stanno, infatti, cercando le persone che hanno rubato il telefono.

Muore carbonizzato per salvare gli animali dall’incendio

Mario Zavaglia, un uomo di 76 anni, è morto nelle campagne di Grotteria, in provincia di Reggio Calabria, a causa di un incendio boschivo.

E del successivo crollo della sua casa rurale causato dal rogo. L’anziano, pensionato, si era recato nella sua proprietà come faceva ogni giorno per prendersi cura del suo orto e degli animali in contrada Scaletta, alle falde dei monti della Limina.

In pochi minuti le fiamme hanno circondato l’abitazione senza lasciare scampo all’anziano. Il cadavere carbonizzato di Zavaglia é trovato da uno dei figli, preoccupato per il fatto che non aveva visto rientrare il padre nell’altra abitazione della famiglia nel centro di Grotteria.

La preoccupazione era accentuata dal fatto che l’uomo non rispondeva al cellulare. Zavaglia era rientrato da circa un mese da Milano, dove si era trasferito alcuni anni fa, dopo che era andato in pensione, insieme ai familiari.

Quasi ogni giorno, puntulamnete, il pensionato si recava nel suo terreno a Grotteria per svolgere normali lavori agricoli. Come riferiscono i quotidiani locali, molto probabilmente Mario Zavaglia aveva raggiunto la sua casa a Grotteria (Reggio Calabria) proprio con l’intento di mettere in salvo gli animali.

Muore carbonizzato per salvare gli animali dall’incendio

Egli li accudiva e voleva salvarli dall’incendio che – minuto dopo minuto – si stava sempre più avvicinando. Le folate di scirocco però avrebbero spinto le fiamme più velocemente del previsto verso la casa facendo crollare il tetto.

Il 76enne sarebbe travolto da una trave e dalle lamiere, non riuscendo poi più a fuggire e morendo carbonizzato. Il corpo dell’uomo è stato trovato dal figlio, arrivato stamattina da Milano per trascorrere qualche giorno di ferie.

L’uomo aveva appena raggiunto suo padre nella vecchia casa di famiglia. Niente faceva immaginare che il povero papà avrebbe perso la vita in quello modo tragico e morire  carbonizzato.