Cervinara: straripa l’Isclero. 3 famiglie evacuate. il San Gennaro e il Conca sotto osservazione
Cervinara: straripa l’Isclero. 3 famiglie evacuate. il San Gennaro e il Conca sotto osservazione. Tre famiglie evacuate, a scopo precauzionale e Coc attivato in seduta permanente dal sindaco Lengua a Cervinara. Le famiglie evacuate abitano nei terreni di fronte alla Calcestruzzi Casale dove, già nel primo pomeriggio di oggi è straripato il fiume Isclero.
Tappo nel fiume
Anche a Cervinara. come vi avevamo già anticipato nel primo pomeriggio, le condizioni meteo procurano danni, disagi e tanta paura. A quanto pare, c’è qualcosa che ostruisce il defluire delle acque del fiume. Proprio per questo motivo. Il sindaco, in pieno accordo con il Genio Civile di Avellino, ha deciso per dei lavori di somma urgenza.
Non solo, il Genio Civile ha inviato un proprio ingegnere ed una propria squadra pronta ad intervenire in caso di necessità. La prima cittadini ha spiegato a Il Caudino che la situazione viene monitorata con attenzione e si è pronti ad intervenire in qualsiasi momento.
Torrenti San Gennaro e Conca
Ma, a Cervinara non preoccupa solo il Fiume Isclero. Vengono tenuti sotto stretta osservazione anche i torrenti San Gennaro e Conca. Sempre in accordo con il Genio Civile, Caterina Lengua ha deciso di tenere lungo gli alvei due pale meccaniche per tutte la notte.
Se dovesse essere necessario, i mezzi meccanici effettueranno degli interventi d’urgenza per rimuovere eventuali ostruzioni che arrivano dalle montagne. Allo stesso tempo, se dovesse essere necessario si allargherà il letto dei torrenti. Così, si eviterà l’etto tappo anche negli alvei del San Gennaro e del Conca.
Cervinara: straripa l’Isclero. 3 famiglie evacuate. il San Gennaro e il Conca sotto osservazione
Da circa un’ora la pioggia ha smesso di cadere. Ci auguriamo che per tutta la serata e per tutta la notte si continui così per evitare nuovi allarmi e nuove emergenze. Purtroppo, non solo Cervinara e Montesarchio, ma l’intera Valle Caudina, in queste ore stanno mostrando la loro fragilità idrogeologica.
Del resto, non bisogna dimenticare che il 21 dicembre del 2019, si verificò una situazione quasi simile. Poi, in serata, l’emergenza si spostò a San Martino Valle Caudina per l’allagamento del centro storico.