Coronavirus Campania: i dati di oggi 22 marzo 2022

Redazione
Coronavirus Campania: i dati di oggi 22 marzo 2022
Coronavirus Campania: i dati di oggi 22 marzo 2022

Coronavirus Campania: i dati di oggi 22 marzo 2022. Sono 10.788 i nuovi casi di Coronavirus in Campania nelle ultime 24 ore, a fronte di 57.006 tamponi analizzati tra molecolari ed antigenici rapidi.

Il tasso di positività resta dunque molto alto in regione, e pari al 18,92% quotidiano,  mentre ieri era del 18, 3 per cento.  Di fatto, un tampone su cinque risulta ormai positivo a coronavirus.

Lo ha comunicato l’Unità di Crisi della Protezione Civile della Regione Campania, nel consueto bollettino quotidiano. Dei nuovi positivi, 1.346 casi arrivano da 11.862 tamponi molecolari, mentre i restanti 9.442 casi positivi sono emersi da 45.144 tamponi antigenici rapidi.

Sale il numero dei decessi: 24 i morti di Covid nell’ultimo bollettino, di cui 9 nelle ultime 48 ore e altri 15 decessi avvenuti tra il 1° febbraio ed il 19 marzo, ma registrati soltanto nel bollettino odierno.

Sono così 9.956 i decessi totali da inizio pandemia da coronavirus in Campania. Salgono anche i ricoveri. Sono 650 i ricoverati nei Covid Hospital della Campania, di cui 35 nei reparti di terapia intensiva ed altri 615 nei reparti di degenza ordinaria. Questo il report dei posti letto su base regionale.

Posti letto

Posti letto di terapia intensiva disponibili: 610, posti letto di terapia intensiva occupati: 35. Letti di degenza disponibili: 3.160 ( Posti letto Covid e Offerta privata.) e posti letto di degenza occupati: 615.

Intanto, secondo i dati pubblicati dall’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro, nel solo capoluogo partenopeo il 25% della popolazione non ha ricevuto la vaccinazione anti-Covid19.

Lo stesso direttore generale Verdoliva ha consigliato di vaccinarsi proprio per evitare di ritrovarsi coinvolti nella nuova ondata di contagi in aumento. “In queste settimane stiamo registrando una ripresa della circolazione del virus.

Abbiamo un sensibile aumento dei casi positivi; ma ci preoccupa quella fetta di popolazione che non ha ancora completato il ciclo vaccinale o che addirittura non ha fatto neanche la prima dose”, ha spiegato Verdoliva.