Cronaca: non pagava il pizzo, ucciso parcheggiatore abusivo

Redazione
Cronaca: non pagava il pizzo, ucciso parcheggiatore abusivo
Cronaca: non pagava il pizzo, ucciso parcheggiatore abusivo

Cronaca: non pagava il pizzo, ucciso parcheggiatore abusivo. Nell’area flegrea erano molte le attività, legali o meno,  sottoposte al “pizzo” dal clan D’Ausilio. Anche i parcheggiatori abusivi e le prostitute dovevano  a pagare se esercitavano in quella zona di Napoli compresa tra via Cavalleggeri d’Aosta e le zone di Bagnoli, Coroglio ed Agnano.

Omicidio del 2016

La ribellione aveva come prezzo la morte.  Questa la sorte toccata  al parcheggiatore abusivo Gaetano Arrigo,. L’uomo venne ucciso  il 17 giugno 2016. Gli investigatori hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di due affiliati al clan.

L’episodio emerge dalle indagini dei carabinieri e della DDA di Napoli che oggi hanno notificato 15 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti indagati. Si tratta di persone che vengono accusate di far parte dell’organizzazione criminale fondata da Domenico D’Ausilio, detto “Mimi’ o’sfregiato”.

Tra i destinatari delle misure cautelari figurano anche i figlio del capoclan Antonio e Felice D’Ausilio. Quest’ultimo aveva tagliato la corda  durante un permesso premio, l’11 maggio 2016.

Predominio assoluto

Fino al 19 dicembre dello stesso anno, giorno della sua cattura, Felice, in clandestinità, avrebbe imposto il suo predominio per riconquistare il controllo delle attività criminali nella zona flegrea.

La sua latitanza coincide con una escalation di violenze caratterizzata da “stese”, pestaggi, atti intimidatori e dimostrativi perpetrati dai suoi affiliati. Tutti avevano come fine la ripresa della gestione delle attività  illecite sul territorio.

In quel momento il predominio sul territorio apparteneva al gruppo malavitoso dei Bitonto-Nappi. Le indagini hanno individuato la sua rete di fiancheggiatori ed hanno fatto emergere l’inequivocabile contrapposizione armata in atto tra i Bitonto-Nappi e la piena operatività del clan D’Ausilio.

Gli inquirenti della Dda considerano il clan D’Ausilio  satellite del piu’ potente clan Licciardi, storica famiglia camorristica. Un clan che fa parte del cartello criminale conosciuto con il nome “Alleanza di Secondigliano”. Si tratta della famiglia che ha organizzato una vera e propria guerra di camorra nei primi anni del duemila.