Cronaca: prima boato e poi il crollo di un fabbricato
Cronaca: prima boato e poi il crollo di un fabbricato. Poco fa a Solofra, in via San Rocco, per cause corso accertamento, si è verificato il crollo di parte di un antico fabbricato. Il fabbricato era già adibito a conceria ma da tempo inattiva. Non si registrano feriti. Ma, per lunghi minuti, si è temuto il peggio.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione, i Vigili del Fuoco e personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Solofra. Ora bisognerà stabilire le cause che hanno portato al crollo di un’ala di questo fabbricato.
Probabilmente le ragioni devono essere ricercate nella scarsa manutenzione. A questo bisogna aggiungere le copiose piogge che hanno interessato il territorio nei giorni scorsi. Non dimentichiamo che le infiltrazioni d’acqua risultano micidiali per i fabbricati.
Il rumore del crollo, in un primo momento, ha fatto temere il peggio. Più di qualcuno, infatti, ha ipotizzato che si potesse trattare di un attentato esplosivo. Purtroppo, in questi ultimi tempi, quella parte della provincia di Avellino risulta esposta a queste situazioni.
Questa ipotesi, però, è stata subito fugata dal primissimo intervento dei vigili del fuoco. La loro dettagliata ispezione ha verificato prima la presenza o meno dei feriti. Fugato questo pericolo, i caschi rossi si sono concentrati sulle cause del crollo.
Nessun attentato
Nessuna esplosione, nessun attentato si era verificato. Solo un mix micidiale tra l’incuria e le infiltrazioni d’acqua, dovute alla pioggia caduta veramente in modo abbondante, per quasi quindici giorni. Anche i tecnici del comune hanno confermato l’analisi dei caschi rossi.
Ora bisognerà mettere in sicurezza la zona e quella parte del fabbricato che non è crollata. In questi casi, agisce, nell’immediato il comune, per poi farsi rimborsare tutte le spese dai proprietari. L’ente può chiedere anche conto della mancanza di manutenzione che ha portato al crollo.
Non solo a Solofra, in diverse zone della Campania, nei giorni scorsi, si sono verificati fatti simili. Bisogna anche ricordare che il patrimonio immobiliare della nostra regione, nella maggior parte dei casi, è vetusto e abbandonato.