Da Madrid a Benevento: in scena arriva il regista Tamarit (con Cervinara protagonista)

Il Caudino
Da Madrid a Benevento: in scena arriva il regista Tamarit (con Cervinara protagonista)

Arriva direttamente dalla scena teatrale spagnola e più precisamente dal Teatro Marquina di Madrid, di cui è direttore emerito, per mettere in scena uno spettacolo al teatro Massimo di Benevento. Parliamo del regista spagnolo José Francisco Tamarit, cinquanta anni di carriera nella drammaturgia, prima come attore e successivamente come regista. Direttore di alcuni dei principali teatri spagnoli (Teatro de Cámara di Valencia, Teatro Infanta Beatriz, Teatro Alfil di Madrid, per citarne alcuni) José Francisco Tamarit ha portato in scena un numero indefinito di spettacoli, alcuni dei quali gli hanno permesso di ottenere riconoscimenti di prestigio, come il premio Liderman di teatro 1990, per il miglior lavoro artistico, l’Oscar d’oro della comunicazione 1992, per la migliore direzione scenica e da ultimo il premio nazionale e internazionale 2011 dell’associazione cultura viva, alla carriera teatrale. Tamarit, invitato dal professore e presidente del Lions Club Benevento Guido Tortorella, amico di vecchia data del regista, sarà qui in Italia giovedì 25 giugno alle 20 e 30, al teatro Massimo di Benevento, dove metterà in scena lo spettacolo “Retablo Gioviale” nella versione del drammaturgo spagnolo Alejandro Rodriguez, noto al pubblico con lo pseudonimo Casona.
Un’occasione resa possibile dal Lions Club Benevento Arco Traiano, che ha finanziato lo spettacolo di beneficenza e dal suo presidente Guido Tortorella, mente del progetto che ringrazia la Solot e il comune di Colle Sannita per aver concesso gli spazi nei quali per sei mesi sono andate avanti le prove dello spettacolo e il regista, “per avere creduto nel progetto teatrale che gli ho proposto e per avere condiviso lo spirito di servizio a favore dei più deboli, che caratterizza da sempre le attività Lionistiche”. Il ricavato della serata sarà, infatti, destinato a sostenere le attività della ONLUS “Idea Chiara” nata, come si legge nella pagina web dell’associazione, per “informare e sensibilizzare alle problematiche vissute delle famiglie dei bambini con paralisi celebrale infantile e quindi attuare progetti che propongono soluzioni tradizionali e innovative alle problematiche quotidiane”.
Lo spettacolo, composto da tre farse (“Cornuto, bastonato e contento” di Boccaccio, “La favola del segreto ben custodito”, racconto popolare napoletano e “Farsa e giustizia del sindaco” di Juan de Timoneda) è una riproposizione dell’autore in piena libertà creativa, carica di lirismo, come afferma il regista, che aggiunge: “Ci siamo avvicinati a queste tre farse come lo avrebbe fatto lo stesso autore. Rispettiamo fedelmente il suo teatro, collocato tra due categorie logicamente incompatibili: la verità e la fantasia poetica”.
I tre differenti racconti sono legati tra di loro in un unico spettacolo grazie ai brani musicali selezionati ed interpretati da Giovanna Monetti, in arte Morgana Mei, cantante già affermata nel panorama musicale sannita, accompagnata dal Chitarrista Angelo de Rosa: “I canti – ci racconta Giovanna – non appartengono a nessuno dei tre periodi storici delle farse. Il maestro Francisco mi ha dato piena libertà in questo e io li ho scelti facendo riferimento al significato dei testi. Uno è tratto dalla “Gatta Cenerentola” di De Simone, un altro è un canto popolare napoletano dedicato alla regina Giovanna, donna di facili costumi che ben si presta alla farsa “cornuto, bastonato e contento”, e il terzo è Cicirinnella, altro canto popolare che rappresenta la locandiera”
I 17 protagonisti che compongono la compagnia Atenea sono per la maggior parte attori amatoriali, alcuni di essi, già professionisti noti al pubblico, hanno aderito volentieri all’iniziativa  e sono stati scelti personalmente dal regista durante i casting organizzati dalla Solot di Benevento. “Il nome Atenea – racconta Guido Torella – è nato durante uno dei nostri viaggi a Colle Sannita, dove abbiamo fatto le ultime prove generali. Ci piaceva questo nome, un po’ per il suo richiamo mitologico e un po’ per il riferimento ad un ateneo, un’accademia teatrale”. Si, perché l’esperienza con Tamarit, per gli attori non professionisti provenienti da diverse compagnie teatrali di Benevento e provincia, è stata un’occasione di apprendimento prima di tutto. “Il maestro Francisco non è solo direttore artistico e regista, è anche trainer di attori – afferma Sergio Nocera, protagonista della terza farsa –. Se durante la scena vede che qualcosa va storto lui interviene, indicando la postura, il tono della voce ecc”. “Lui è un grande Maestro di teatro – aggiunge Giuseppe Fiscante, che interpreterà il “cornuto” Messere Egano – e sono felicissimo di aver avuto l’occasione di recitare con lui”.  “È stata un’esperienza importantissima per noi – aggiunge Maria Grazia Maselli, altra protagonista e responsabile del gruppo teatrale ‘Oltre i confini’ di Colle Sannita – perché in fondo siamo attori amatoriali, ci muoviamo sulla scena in base alla nostra sensibilità e non alla tecnica. Lui ci ha insegnato spostarci nello spazio e in generale a rappresentare al meglio i nostri personaggi”.  (foto dal web)

  •