Da oggi l’Italia in zona rossa o arancione: ecco cosa si può fare e cosa no
Da oggi l’Italia in zona rossa o arancione: ecco cosa si può fare e cosa no. Riportiamo una breve guida su cosa è permesso e cosa no in questi quindici giorni di (semi) lockdown nazionale sempre a causa del Coronavirus.
Si può uscire di casa?
In zona arancione ci si può muovere liberamente nel proprio comune o, se si vive in un paese con meno di 5 mila abitanti, verso un altro centro che non sia capoluogo di provincia, entro un raggio di 30 km.
Altrimenti l’autocertificazione è obbligatoria per motivare la necessità. In zona rossa si può uscire di casa solo per lavoro (tra questi rientra il dog sitting, ma non le guide turistiche) o urgenza: buttare la spazzatura, fare la spesa.
In zona rossa si può andare a fare una passeggiata?
Sì, ma vicino a casa, da soli o con minori e persone non autosufficienti.
Si può andare da parenti e amici?
In zona arancione sì, ma solo all’interno del proprio comune, una sola volta al giorno tra le 5 e le 22 in massimo due persone più under 14 o disabili.
In zona rossa no. Ma il 3, il 4 e il 5 aprile per le feste di Pasqua è concessa ovunque una sola visita ad amici e parenti all’interno della stessa regione e sempre in due al massimo.
Ci si può ricongiungere col proprio partner se si lavora in due comuni o regioni diverse?
Sì, se il luogo scelto per vedersi coincide con la residenza o il domicilio in cui si convive.
Si possono portare i figli dai nonni per motivi di lavoro?
Sì, ma resta sconsigliato perché gli anziani sono i più fragili.
Le scuole sono aperte?
In zona rossa no. Lezioni in classe solo per gli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali, per gli altri Dad. In zona arancione didattica a distanza alle superiori a rotazione al 50 o al 75%.
Bar e ristoranti sono aperti?
Sì, ma solo per l’asporto dalle 5 alle 22. Così anche pasticcerie e gelaterie. Dalle 18 in poi la vendita è vietata ai locali senza cucina.
Via libera a oltranza alle consegne a domicilio. In hotel, per i soli clienti che hanno una stanza, è consentita la consumazione. Aperti i bar di ospedali e aeroporti e gli autogrill.
Si può usare il bagno nei bar?
No, salvo casi di assoluta necessità (non meglio precisati).
I negozi sono aperti?
Dipende. In zona arancione sì, ma nel weekend chiudono centri commerciali e mercati non alimentari. In zona rossa aperti solo i negozi che vendono prodotti essenziali: supermercati, farmacie, tabaccai, benzinai, librerie, edicole, profumerie, negozi di intimo, elettronica, articoli sportivi, vestiti per bambini, giochi.
Chi chiude può consegnare a domicilio. Fermi pure barbieri, parrucchieri, estetisti.
I parchi e i giardini sono aperti?
Sì, salvo ordinanze locali. I bimbi possono usare scivoli e altalene.
I musei sono aperti?
No, né in zona arancione né rossa.
Si possono fare riunioni di condominio?
Sì, ma è fortemente consigliata la modalità a distanza.
Che sport si possono praticare?
Tutti quelli all’aperto, individuali, senza contatto, a due metri di distanza da altri. Non c’è obbligo di mascherina. In zona arancione sono aperti circoli e centri sportivi. In zona rossa l’attività sportiva va svolta sotto casa o nel parco più vicino.
Si può fare sport in un altro comune?
In zona arancione sì, se ad esempio nel proprio comune mancano campi da tennis. In bici o di corsa, si può sconfinare di comune, ma sempre facendo sport e tornando poi al punto di partenza. In zona rossa si può praticare attività sportiva solo nel proprio comune.
Si può raggiungere la seconda casa?
Sì, anche in un’altra regione, purché già di proprietà o affittata prima del 14 gennaio. Ci si può andare solo con il proprio nucleo familiare. A proposito di case: per comprare, vendere o visitare un immobile da acquistare ci si può spostare anche in un altro comune.
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