Detenuto tenta il suicidio nel carcere di Avellino, salvato dalla penitenziaria
Detenuto tenta il suicidio nel carcere di Avellino, salvato dalla penitenziaria. Ha provato a suicidarsi ferendosi con ampi tagli al braccio, ma è stato salvato dagli agenti della Polizia Penitenziaria: protagonista della vicenda è un detenuto del carcere di Avellino, che si trova tra le sbarre nella struttura appena fuori dal capoluogo irpino. Lo ha comunicato Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe). Lo riporta Napoli Fanpage.
Problemi sociali e umani
“Il folle gesto dell’uomo sventato in tempo dalla professionalità ed attenzione dei poliziotti”, spiega Donato Capece, “dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari. E si consideri che negli ultimi venti anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 23mila tentati suicidi ed impedito che quasi 175mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”.
Capece ha poi sottolineato come “questa è la Polizia Penitenziaria, pronta ad agire con gli altri operatori e con gli stessi detenuti, come in questo evento critico nel carcere di Avellino, per tutelare la vita dei ristretti. Questa è comunità, ma nel rispetto dei difficili ruoli che ognuno viene chiamato a svolgere per la propria parte di competenza”.
Carceri sovaffolate
Nei giorni scorsi il tema delle carceri sovraffollate e dei diritti dei carcerati era stato ripotato all’attenzione dei media da parte di Samuele Ciambriello, garante dei detenuti in Campania, che aveva parlato di un 56enne morto nel carcere napoletano di Poggioreale dopo un malore: “Perché non hanno chiamato il 118?”, aveva chiesto Ciambriello, parlando di sintomi tipici del pre-infarto. Sulla morte dell’uomo, la magistratura ha anche aperto un’inchiesta.