Detenzione di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, 20enne in arresto

Redazione
Detenzione di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, 20enne in arresto
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Detenzione di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, 20enne in arresto. I Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi hanno tratto in arresto un ventenne del posto per “Detenzione illecita di sostanze stupefacenti” e “Resistenza a Pubblico Ufficiale”.

Pattuhglia in perlustrazione

È accaduto ieri pomeriggio a Sant’Angelo dei Lombardi. La pattuglia era impegnata in un servizio di perlustrazione del centro abitato, quando ha notato un giovane in atteggiamento sospetto nei pressi di un bar: questi, vedendo i militari avvicinarsi, al fine di eludere l’eventuale controllo, li spintona e scappa a piedi.

Prontamente inseguito e bloccato dai Carabinieri, all’esito di perquisizione il ragazzo è stato trovato in possesso di una decina di grammi di sostanza stupefacente tra cocaina e hashish, nonché di un bilancino di precisione. Il ventenne è stato quindi dichiarato in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, sottoposto agli arresti domiciliari.

Montesarchio: incastrati dal drone, in arresto un 64enne ed un 40enne

I militari della Stazione CC Forestale di Montesarchiotraevano in arresto due persone nel Comune di San Leucio del Sannio un sessantaquattrenne ed un quarantenne del posto intenti ad estrarre, senza autorizzazione ingenti quantitativi di inerti fluviali dal letto del fiume “Sabato”.

Sito industriale

Un’estrazione avvenuta in pieno Demanio idrico fluviale dello Stato sottoposto tra l’altro a vincolo paesaggistico. I due, con l’impiego di una macchina escavatrice ed un autocarro di grosse dimensioni, effettuavano furtivamente il prelievo ed il trasporto del materiale presso un sito industriale operante nel settore della frantumazione di inerti.

I soggetti operavano attraverso la movimentazione di notevole quantità di materiale inerenti, certi di non essere scoperti poiché l’alveo fluviale, in quel tratto, risulta essere incassato rispetto al piano di campagna di circa 10 metri e circondato da una folta vegetazione ripariale. Gli automezzi, infatti, percorrevano una strada sterrata occultata alla vista di eventuali controlli, realizzata proprio nell’alveolo fluviale.

L’aiuto del drone

La condotta illegale, tuttavia, non è sfuggita ai militari che con l’ausilio del drone in dotazione sono riusciti a documentarne la condotta nonché l’entità del materiale estratto.

Nel raggiungere il sito, i forestali hanno avuto modo di documentare l’estrazione di oltre 60 tonnellate di materiale fino all’irruzione avvenuta scendendo nel letto del fiume, grazie all’impiego dei veicoli fuoristrada in uso alla Stazione.

Oltre ai due soggetti tratti in arresto, veniva deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento anche l’amministratore unico della Ditta proprietaria dei mezzi impiegati, poiché l’impianto è specializzato nel settore della frantumazione, cernita e vendita di materiali inerti tra cui anche quelli di origine naturale.

Dalle prime indagini è emerso che i due arrestati sono risultati essere dipendenti dell’azienda destinataria del materiale appena escavato, dunque i militari sottoponevano anche a sequestro gli automezzi impiegati (una macchina escavatrice ed un autocarro pesante da cava), il materiale trafugato stimato in circa 60 tonnellate e l’area oggetto di escavazione furtiva ubicata nell’alveolo fluviale.

L’attività posta in essere dai militari della Stazione CC Forestale di Montesarchio rientra in una più ampia attività, coordinata dal Gruppo CC Forestale di Benevento, mirata al controllo di aree particolarmente sensibili ai fenomeni di dissesto idrogeologico.

Il prelievo di ingenti quantitativi di materiale litoide dal letto del fiume provoca un profondo mutamento dell’assetto riguardante un ecosistema fluviale del comprensorio Beneventano, che peculiarmente è sottoposto a particolari misure di tutela previste dalla Legge. L’attività investigativa dei Carabinieri Forestali proseguirà al fine di delineare il quadro probatorio delle ipotesi di reato contestate, quali furto aggravato, distruzione e depuramento di bellezze naturali ed esecuzione di lavori in assenza di autorizzazione (art. 624 e 625 comma 2 e comma 7 del Codice Penale, art. 734 Codice Penale e Art. 181 D. lgs 42/2004).

I predetti dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Benevento.

Il provvedimento oggi eseguito – avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione- è stato disposto in fase di indagini preliminari, e i destinatari dello stesso sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.