Di Marzio, i ragazzi della San Feliciana e Pasquale Casale

Redazione
Di Marzio, i ragazzi della San Feliciana e Pasquale Casale
Di Marzio, i ragazzi della San Feliciana e Pasquale Casale

Addio a Gianni Di Marzio, ex allenatore e dirigente sportivo italiano, consulente del Palermo. L’annuncio è stato dato dal figlio Gianluca, giornalista a Sky. Di Marzio, 82 anni, aveva avuto un’ottima carriera da allenatore e negli anni ’70 portò il Catanzaro in serie A.

Nel 1977 arrivò sulla panchina del Napoli del Napoli, guidato alla finale di Coppa Italia. Fu proprio lui a scoprire in Argentina un giovanissimo Diego Maradona segnalandolo al presidente Corrado Ferlaino ma l’operazione non fu possibile a causa della chiusura delle frontiere al mercato. Aveva conservato uno splendido rapporto con il Pibe.

Non aveva mai dimenticato i ragazzi della San Feliciana. Era stata la sua prima vera squadra. Ma soprattutto erano rimasti grandi amici anche perché Gianni Di Marzio era coetaneo di quella nidiata di calciatori, nella stragrande maggioranza della Valle Caudina.

Il dream team caudino

I fratelli Vincenzo e Stefano Iuliano, i fratelli Peppino e Daniele Ricci, Salvatore Contorsi , Modesto Comitale, Enrico Raviele  e Alfredo  Marro di Cervinara, il compianto Tanino Russo, portiere formidabile e Luigi Tullio Capuano di San Martino Valle Caudina erano tra coloro che diedero vita al quel dream team che mister Di Marzio aveva saputo costruire.

Un gioco moderno, a tratti spregiudicato che fece diventare quei ragazzi di una modernità assoluto nel gioco del calcio dei primi anni sessanta. Per mister Di Marzio diventò un trampolino importante che lo ha portato a fare una straordinaria carriera. Per quei ragazzi, invece, Gianni era il loro fratello maggiore.

Di Marzio e Casale

Ma anche quando allenò il Napoli ebbe ai suoi ordini un altro cervinarese. Si tratta di un giovanissimo Pasquale Casale con il quale ha mantenuto per tutta la vita un grande rapporto di stima e di amicizia. Di Marzio stimava Casale sia dal punto di vista professionale sia da quello umano. Chi scrive lo ha intervistato più volte e lo ha sentito sempre tessere le lodi dell’allenatore cervinarese.

Solo pochi giorni fa si era sentito a telefono con Peppino Ricci ed avevano  stabilito che al più presto, appena terminata questa ennesima emergenza si sarebbero dovuti rivedere. Purtroppo è mancato il tempo ed ora i ragazzi della San Feliciana si sentono un orfani, a loro ed al calcio mancherà quel personaggio  sanguigno, ma vero. Ciao mister, ora potrai abbracciare il tuo Diego.

P.V.