Dipendenti dell’Alto Calore senza lo stipendio di novembre

Redazione
Dipendenti dell’Alto Calore senza lo stipendio di novembre
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Dipendenti dell’Alto Calore senza lo stipendio di novembre.  Lavoratori e lavoratrici di Alto Calore Servizi S.p.A non hanno, ad oggi, percepito lo stipendio del mese di novembre; un fatto grave, soprattutto se si considera che non è stato dato alcun preavviso, né fornite le dovute spiegazioni ai diretti interessati.   Lo denuncia la Cisalfederenergia in un comunicato stampa.

 La solidarietà del sindacato

La CISALFEDERENERGIA, nell’esprimere solidarietà ai dipendenti, condanna fermamente le azioni unilaterali dell’Amministratore Unico di ACS  S.p.a.che, oltre a ledere gli interessi e i diritti dei lavoratori, viola le norme contrattuali, gettando ombre sul futuro del Servizio idrico in Irpinia e Sannio..

Scuola: covid, se c’è un caso tutta la classe va in quarantena

A scuola torna la quarantena con un solo caso Covid. A meno di un mese dall’approvazione dei nuovi protocolli di sicurezza da utilizzare in caso di contagio nelle classi, i ministeri della Salute e dell’Istruzione fanno un sonoro dietrofront e tornano alle regole precedenti.

I troppi casi nell’ultimo periodo, mentre siamo nel pieno della quarta ondata, avrebbero convinto le istituzioni a fare un passo indietro. Anche se, in realtà, l’allarme era stato lanciato contemporaneamente e a gran voce sia dall’associazione dei presidi che dai sindacati.

Perciò niente più quarantena selettiva con due casi, né prosecuzione delle lezioni con un caso solo. Al primo contagio si torna tutti a casa e si va in didattica a distanza.

È inviata oggi a tutte le scuole una circolare, pubblicata da Quotidiano Sanità, che ha come oggetto “Aggiornamento delle indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico”.

Cosa c’è scritto nel documento

Nel documento è spiegato che “ultimamente si sta assistendo ad un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2, anche in età scolare.

Con una incidenza (casi/popolazione) settimanale ancora in crescita e pari a 125 per 100.000 abitanti (19/11/2021 – 25/11/2021): valore ben lontano dal quello ottimale di 50 per 100.000, utile per un corretto tracciamento dei casi”.

Dato che le modifiche ai protocolli erano fatte “in riferimento alla situazione epidemiologica esistente, da rivalutare in caso di aumento della circolazione virale; o di altra rilevante modifica incidente sulla stessa emergenza epidemiologica, si ritiene opportuno sospendere – provvisoriamente – il programma di “sorveglianza con testing”e di considerare la quarantena per tutti i soggetti contatto stretto di una classe/gruppo dove si è verificato anche un singolo caso tra gli studenti e/o personale scolastico”.

Il compito del dirigente scolastico

Perciò “nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente o comunque secondo la organizzazione di regione/P.A. o ASL, il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola è da considerarsi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a disporre la didattica a distanzanell’immediatezza per l’intero gruppo classe ferme restando le valutazioni della ASL in ordine all’individuazione dei soggetti; da considerare “contatti stretti” a seguito di indagine epidemiologica; da sottoporre formalmente alla misura della quarantena”.