Dopo Pasqua si torna a scuola sino alla prima media
Dopo Pasqua si torna a scuola sino alla prima media. Asili nidi, elementari e prima media aperte anche in zona rossa dopo Pasqua. E’ questa la decisione che la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi ha preso in vista del nuovo decreto sulle misure anti-Covid.
Non si allenteranno, invece, le restrizioni riguardo le fasce di rischio. Fino al 30 aprile non saranno previste zone gialle.E’ stato ‘investito’, quindi, tutto sulla scuola il margine consentito dalla curva epidemiologica per le riaperture.
Linea dura
Per il resto, prevale fino a fine aprile la linea dura, con blocco degli spostamenti e chiusura di bar e ristoranti. Nell’incontro i rappresentanti del Cts Silvio Brusaferro e Franco Locatelli avrebbero ribadito la gravità dei dati e la necessità di confermare le chiusure per evitare una risalita della curva epidemiologica.
Zone gialle sospese
Restano “sospese” le zone gialle, dunque non riaprono neanche a pranzo i ristoranti e per ora non riprendono l’attività neanche cinema, teatri o palestre. Per tutte le attività chiuse arriveranno – secondo quanto confermato nella riunione – nuovi rimborsi e sostegni, finanziati dalla richiesta di un nuovo scostamento di bilancio intorno al 10 aprile.
La scadenza del decreto è stata fissata al 30 aprile anche perché in quella data scade lo stato d’emergenza. In un secondo momento si valuterà dunque la proroga dello stato d’emergenza e di conseguenza le nuove misure. L’obiettivo sarebbe affrontare queste altre settimane di restrizioni per poi iniziare ad aprire gradualmente.
I cambi di colore
Il monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità e del ministero alla Salute di oggi ha rilevato un Rt nazionale di 1,08, ovvero in discesa rispetto alla settimana scorsa quando era 1,16.
Per ben 8 Regioni e una Provincia autonoma, che si trovavano già in rosso si prospettano infatti altre due settimane quella zona, cioè fino a martedì 13 aprile.
Ma la cabina di regia ha sancito il passaggio in rosso anche per la Valle d’Aosta, la Calabria (che ha un Rt superiore a 1,25) e la Toscana.
Questa Regione ha chiesto una correzione dei dati dopo la riunione mattutina della Cabina di regia, perché si è resa conto che aveva comunicato meno casi per la settimana tra venerdì scorso e ieri. Circa 120 nuovi positivi non erano stati conteggiati. In base al nuovo calcolo ha un’incidenza superiore, anche se di poco, ai 250 casi settimanali per 100mila abitanti.