Emergenza covid: l’esplosione delle varianti e i pericoli di metà marzo

Redazione
Emergenza covid:  l’esplosione delle varianti e i pericoli di metà marzo
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Emergenza covid: l’esplosione delle varianti e i pericoli di metà marzo. Nelle ultime settimane, a far paura ci pensano soprattutto le varianti del Covid, inglese, brasiliana e sudafricana. Il Corriere della Sera ha pubblicato la mappa delle varianti in Italia regione per regione.

25  province

Al momento, il quotidiano, segnala 25  province in cui l’esplosione delle varianti sta portando ad un sensibile aumento dei numeri dei contagi.

Le province vengono divise in tre gruppi. Bollino rosso a quelle in cui è iniziato il focolaio delle varianti.  Viene applicato il bollino arancione per quelle che si trovano nella fase di crescita.Infine, bollino giallo per quelle in cui si rileva un’alta densità.

Le province da ‘bollino giallo’ sono Crotone (Calabria) e Belluno (Veneto): quelle da bollino arancione sono invece Isernia (Molise), Verbania-Cusio-Ossola (Piemonte), Milano, Varese e Cremona (Lombardia).

Le province da bollino rosso si trovano quasi tutte al centro- nord: in Lombardia preoccupano Bergamo, Brescia e Monza, in Emilia Romagna Ravenna, Bologna, Modena e Parma, in Toscana Pisa, Firenze, Siena, Pistoia e Lucca, nelle Marche c’è Ancona. E ancora Frosinone nel Lazio, Potenza e Matera in Basilicata, Pescara in Abruzzo, Vibo Valentia in Calabria.

La simulazione

A Questa divisione si aggiunge una  simulazione che circola all’Istituto superiore di sanità e che è stata visionata anche dal Comitato tecnico scientifico.

La simulazione  ipotizza, in linea teorica e senza misure di contenimento, che la variante inglese possa trascinare a quota 40.000 il numero giornaliero degli infetti.

Si tratta di una simulazione teorica, ma sono tanti gli esperti che vedono a metà marzo la variante inglese dominante in tutto il paese.

Viaggia a una velocità più elevata del 40 per cento e questo fa presumere che a metà marzo possa essere raggiunto un picco di almeno 25mila casi giornalieri.

Soprattutto per questo motivo sono tanti coloro che spingono per nuove restrizioni per placare la veemenza delle varianti.