Ennesima assoluzione per Clemente Fiore

Redazione
Ennesima assoluzione per Clemente Fiore

Ennesima assoluzione per Clemente Fiore. Clemente Fiore, ritenuto dagli inquirenti esponente di spicco del noto Clan caudino, era accusato di aver violato ripetutamente la misura di prevenzione dell’obbligo di soggiorno non solo frequentando pregiudicati ed affiliati a vario titolo al clan Pagnozzi, ma anche allontanandosi dalla sua abitazione in orario notturno e non presentandosi in caserma per apporre la firma.

Condanna a due anni

Il processo di primo grado, dinanzi al Tribunale di Avellino, si era concluso con una condanna a due anni e due mesi di reclusione.     Oggi  l’esito del lungo processo innanzi alla IV Sezione della Corte d’Appello di Napoli che, in accoglimento delle tesi del suo legale di fiducia, l’avvocato Valeria Verrusio del Foro di Avellino, ha escluso la recidiva reiterata specifica contestata al Clemente proprio per via del lungo ed ingombrante passato criminale e prosciolto  lo stesso  da tutte le accuse a suo carico.

Come si ricorderà, nel 2019, a seguito della richiesta di revoca anticipata della misura di sicurezza avanzata dall’avvocato Verrusio, il Magistrato di Sorveglianza di Avellino aveva definitivamente sancito la cessazione della pericolosità sociale del Clemente, il quale, dopo oltre 30 anni trascorsi tra carcere e misure interdittive varie, ritornava  ad essere un uomo libero.

Nel 2013, il Clemente era stato tratto in arresto, assieme ad altri pregiudicati di spicco della criminalità organizzata romana, per l’omicidio del boss Giuseppe Carlino, omicidio “eccellente” verificatosi nel 2001 sul litorale laziale.   Il Giudice di primo grado, ritenne l’omicidio di matrice chiaramente camorristica e condannò all’ergastolo, tra gli altri, i capiclan Clemente Fiore, Pagnozzi Domenico e Senese Michele.

         Ribaltata la pesante

La pesante condanna fu però ribaltata dalla Corte di Assise di Appello di Roma per il solo Clemente  Fiore – difeso in secondo grado dagli avvocati Dario Vannetiello e Valeria Verrusio – e, in sol colpo, fu assolto dalla gravissima accusa di essere l’esecutore materiale dell’omicidio e immediatamente rimesso in libertà. Dopo oltre 30 anni di trascorsi giudiziari, Clemente Fiore sta per chiudere definitivamente i propri conti con la giustizia.