Furti a Cervinara: serve collaborazione e controllo del territorio

Il Caudino
Furti a Cervinara: serve collaborazione e controllo del territorio
Il degrado

Cervinara. E’ necessario collaborare con le forze dell’ordine, avere fiducia nel loro operato. E’ l’unico modo per tentare di venire a capo di questa ondata di furti che sta flagellando Cervinara.
La gente ha paura, cinque furti, in due giorni, portati a termine nel tardo pomeriggio, fanno capire che l’allarme è più che giustificato. Non solo, ci sono quelli poi che non sono andati a segno e, di cui restano le tracce, come ad esempio, delle reti tagliate o delle auto fuggite in fretta per l’arrivo di qualcuno.
La gente ha paura, perché sono tanti gli anziani che vivono da soli e che,nel malaugurato caso di una visita inattesa, potrebbero essere aggrediti. E’ già successo e si potrebbe ripetere. Da qui, una richiesta, da parte di tutti i cittadini, di un maggiore controllo del territorio. Ci sono giorni e notti intere, in cui non si vedono auto delle forze dell’ordine, in giro per Cervinara, che, ricordiamo è sede di un commissariato di polizia, di una stazione dei carabinieri, di una stazione del corpo forestale dello stato e di un comando di vigili urbani. E,come non le vedono i residenti, non le vedono neanche chi ha brutte intenzione e questo li spinge ad agire, quasi indisturbati. Probabilmente, c’è la necessità di una forte azione di coordinamento, che deve essere attuata al più. Alle persone perbene, essere fermate per un controllo, non può che far piacere. Non la pensano di certo così i malfattori. Anche noi cittadini, però, dobbiamo collaborare. Se si assiste a qualcosa di sospetto dobbiamo immediatamente avvisare le forze dell’ordine, dobbiamo avvisare i vicini ed appuntarci anche un numero di targa. Sono comportamenti civici, che possono rivelarsi determinanti per sconfiggere questa ondata di crimine che si è abbattuta sul centro caudino. Un’ondata che non possiamo fingere di non vedere o che non ci interessi, solo perché non siamo stati colpiti noi. Bisogna ricordare che non bisogna mai chiedere per chi suona la campana, perché la campagna suona sempre per noi.

P.V.