I finanzieri di Benevento sequestrano una villa a Capri da 5 milioni di euro

Redazione
I finanzieri di Benevento sequestrano una villa a Capri da 5 milioni di euro
Finanziere muore a soli 30 anni

I finanzieri di Benevento sequestrano una villa a Capri da 5 milioni di euro.  I  militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di un immobile di prestigio sito in Capri del valore di oltre 5.000.000 di euro.

Ad emettere il provvedimento il Gip del tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il provvedimento di sequestro, si rivolge ad una società operante nel settore immobiliare. La società aveva sede ad Ariano Irpino. Poi veniva  trasferita a Benevento (BN) poco prima del suo fallimento, dichiarato dal Tribunale sannita in data 31.05.2018.

Le indagini hanno consentito di rilevare a carico degli indagati un grave quadro indiziario. Il quadro si trova  in relazione alle ipotesi di reato contestate di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale e per operazioni dolose.

Le investigazioni, nello specifico, hanno evidenziato le citate condotte penalmente rilevanti a carico di tre indagati. I tre indagati ali in particolare cagionavano, con dolo o per effetto di operazioni dolose, il fallimento della predetta società immobiliare.

Lo facevano  mediante una serie di operazioni volte di fatto a sottrarre al patrimonio della medesima impresa ed alla garanzia dei creditori  un immobile di prestigio sito in Capri (NA) del valore di oltre 5.000.000 di euro.

Maria Grazia, morire a 27 anni per un intervento di ruotine

Se ne è andata dopo giorni di agonia e sofferenze; con lancinanti dolori addominali in seguito a quello che doveva essere un banale intervento di routine.

A Cava De’ Tirreni, dove Maria Grazia Di Domenico era nata 27 anni fa, è sorto spontaneamente anche un comitato in sua difesa. Chiede di far luce su una scomparsa che i cittadini definiscono «ingiusta», mentre la procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Presunto caso di malasanità alla clinica ginecologica Sacra Famiglia di via dei Gracchi (quartiere Prati) dove a metà maggio la 27enne è stata sottoposta a conizzazione cervicale dell’utero, una procedura necessaria a rimuovere una lesione del collo dell’utero.

Ma qualcosa è andato storto. La Di Domenico, che risiedeva da anni a Roma dove lavorava per una società di software, dopo l’intervento ha iniziato ad accusare lancinanti dolori addominali.

I sanitari della clinica avrebbero rassicurato lei e la famiglia ipotizzando delle presunte reazioni allergiche agli antibiotici o una banale influenza intestinale, come ripercorre l’avvocato Carlo Carrese che, insieme al fratello Damiano, assistono la famiglia della ragazza.

Sporta denuncia

Pare che alla giovane siano consigliati dei semplici fermenti lattici. Poi, però, i dolori non passavano e «la situazione è precipitata», prosegue il legale. «I genitori hanno sporto denuncia – aggiunge ancora l’avvocato – perché Maria Grazia è morta; dopo un disperato tentativo di salvataggio».

L’ipotesi è che durante l’intervento di conizzazione le sia perforato per sbaglio l’utero e forse l’intestino. La ragazza è trasferita d’urgenza prima all’ospedale San Pietro dove i sanitari «hanno accertato – prosegue l’avvocato Carlese – addome acuto per sospetta lesione uterina con conseguente choc settico e peritonite».

È operata, ma le sue condizioni erano comunque gravissime poiché nei giorni precedenti l’infezione si era estesa. Trasferita ancora al policlinico Agostino Gemelli Maria Grazia è entrata in coma ed è morta.

L’autopsia

«La Procura – conclude il legale della famiglia che ha potuto celebrare il funerale della giovane solo il 6 giugno scorso – ha disposto l’esame autoptico nominando dei periti di parte per degli ulteriori accertamenti e siamo ora in attesa di conoscere i risultati dell’esame».

Sul registro degli indagati è finito, come atto dovuto, il chirurgo che ha operato la giovane. Figlia di un dipendente Comunale Maria Grazia si sarebbe dovuta sposare il prossimo 11 settembre.

Lascia nel dolore i suoi genitori, la sorella Paola, il fidanzato e una piccola grande comunità che l’ha vista crescere e impegnarsi anche come volontaria nell’Anpana; l’Associazione nazionale protezione animali natura ambiente di Salerno.