I sanitari non lo ricoverano, 46enne muore dopo mezz’ora
I sanitari non lo ricoverano, 46enne muore dopo mezz’ora. Una vicenda abbastanza preoccupante che, però, deve essere ancora vagliata dalla Procura della Repubblica. Al momento, esiste la denuncia dei familiari e come conseguenza, l’apertura di un fascicolo da parte degli inquirenti.ii“Se lo portiamo all’ospedale prende il Covid”. E dopo mezzora spira nel letto di casa in una pozza di sangue, a soli 46 anni.
Il mancato ricovero
Questi i fatti denunciata dai familiari di Michele Messuri, di Bellona, nel Casertano. Ad assistere i familiari lo Studio3A-Valore S.p.A.
Una vicenda su cui la Procura di Santa Maria Capua Vetere, per il tramite del Pubblico Ministero dott. Gionata Fiore, ha subito aperto un procedimento penale con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati due medici e disponendo l’autopsia sulla salma delle vittima.
Ma andiamo con ordine. Messuri abitava a Bellona con l’anziana mamma Maria. Il 46enne soffriva di epilessia, ma assumeva regolarmente i farmaci prescritti.
Lunedì 15 febbraio 2021 comincia a manifestare difficoltà e insufficienze respiratorie sempre più serie, al punto che i familiari nel pomeriggio chiamano il 118. I sanitari, sopraggiunti alle 17.30 con l’ambulanza dall’ospedale di Caserta, gli misurano la saturazione di ossigeno, la febbre, già alta, e altri parametri.
Nessun tampone
Non lo sottopongono al tampone e non ritengono necessario trasportarlo al pronto soccorso, limitandosi a prescrivergli un antipiretico, un antibiotico e del cortisone. Poi lo indirizzano dal suo medico di famiglia per le relative ricette.
L’indomani mattina, 16 febbraio, però, la situazione precipitata e ai problemi respiratori si aggiunge anche un reflusso di sangue sempre più copioso, dal naso e dalla bocca.
In casa, chiamati d’urgenza dalla madre della vittima, accorrono il cognato e una delle tre sorelle e viene nuovamente richiesto l’intervento del 118.
L’autolettiga da Caserta arriva poco prima delle 8 e gli operatori rimarranno circa un’ora. Sottopongono Michele agli stessi accertamenti dei colleghi intervenuti il giorno prima.
Neanche stavolta gli fanno il tampone – e prima di ripartire lo lasciano con le medesime prescrizioni, antibiotico e cortisone.
Familiari interdetti
I familiari sono interdetti, il loro caro giace su letto che gronda di sangue, insistono per trasportarlo subito all’ospedale ma i sanitari avrebbero obiettato loro: “Se ce lo portiamo rischia di restare contagiato dal Covid. E’ peggio”.
Mezz’ora dopo, l’uomo accusa la crisi finale. I familiari tentato il massaggio cardiaco e richiamano il 118. Anche i sanitari tentano di rianimarlo, ma è tutto inutile, l’uomo muore.
i familiari di Messuri, attraverso il consulente legale dott. Vincenzo Carotenuto, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A.. Si tratta di una società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.
Nella stessa giornata di martedì 16 febbraio hanno presentato formale denuncia querela presso la stazione dei carabinieri di Vitulazio.