Il furbo 40enne e la truffa dello specchietto

Redazione
Il furbo 40enne e la truffa dello specchietto
Truffa dello specchietto, arrestato 45enne

Il furbo 40enne e la truffa dello specchietto. Credeva di poter mettere a segno la famigerata “truffa dello specchietto” e garantirsi così, in modo impunito, un illecito profitto. Ma le cose non vanno sempre come si spera.

Il furbo 40enne siciliano

A finire questa volta nella rete dell’Arma un 40enne della provincia di Siracusa. I carabinieri lo hanno denunciato a piede liberto poiché ritenuto responsabile di truffa. L’uomo, vagabondando per Montella alla guida della propria autovettura, dopo aver scelto la vittima, metteva in atto il suo piano. Ha simulato un sinistro stradale ed ha accusato il malcapitato  di avergli danneggiato lo specchietto.

L’anziano automobilista, intuito l’inganno non esitava quindi a sporgere denuncia ai Carabinieri della locale Stazione. L’attività d’indagine sviluppata unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Montella, SI è estrinsecata attraverso l’acquisizione di utili informazioni. Non solo, i carabinieri hanno acquisito i video dalle telecamere di tutta la zona e l’analisi degli elementi raccolti.

Tutto questo ha permesso di individuare il presunto responsabile, già gravato da specifici precedenti di polizia. Alla luce delle evidenze emerse, a carico del 40enne è quindi scattato il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

Truffa dello specchietto

Quella dello “specchietto” è un tipo di truffa molto noto. Si tratta di  un famoso raggiro per ottenere soldi facili dagli automobilisti e che non smette di mietere vittime.

La  dinamica delle truffe è molto simile e la richiesta di immediato risarcimento in denaro per il “danno”. Questo al fine di mettere a tacere la controversia. Generalmente  si aggira solitamente tra i 50 ed i 200 euro.

Tutto inizia con un colpo secco all’auto della vittima prescelta, spesso appena percettibile, seguono suoni di clacson o luci abbaglianti. Per semplice cortesia e non comprendendo cosa accade, ci si fermerà.

Per ascoltare di cosa il conducente dell’altro veicolo vuole avvisarci con tanta urgenza. Nella truffa il sedicente danneggiato accuserà di aver subito un danno alla sua auto. E cercherà di dare maggiore credibilità al raggiro mostrando lo stato (naturalmente il danno all’auto è stato appositamente fatto in precedenza).

I truffatori contano sulla convenienza per l’automobilista di chiudere la questione istantaneamente o di compilare, in alternativa, il modello di contestazione amichevole attendendo la risposta dell’assicurazione.

Qualora si abbia sentore di truffa è opportuno avvisare subito le Forze dell’Ordine: l’intervento, oltre a sventare la truffa, consentirà di mettere a verbale eventuali danni arrecati all’auto