Il governo attacca De Luca sulla vaccinazione
Il governo attacca De Luca sulla vaccinazione. “Come ha potuto saltare la fila bisogna chiederlo a lui. Faccio notare che le indicazioni sulle priorità che il ministero ha dato erano distanti da questo”.
Lo dichiaa la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, ospite di Agora’ su Rai 3. Zampa ha commentato la decisione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di vaccinarsi nella prima giornata di vaccinazioni.
Priorità
“Noi abbiamo dato indicazioni sulle priorità dei target da vaccinare, ha spiegato Zampa. E tra le priorità c’erano i medici, gli operatori sanitari e gli anziani delle Rsa.
Era una giornata simbolica che avevamo inteso dedicare alle categorie più vulnerabili e anche più colpite dall’epidemia. Mi limito a osservare, ha concluso la sottosegretaria, che De Luca non ha certamente rispettato i criteri che erano stati indicati da noi.
Devo dire che non è la prima volta che il presidente De Luca non rispetta le indicazioni. Oppure ritiene che le indicazioni che vengono fornite dal governo non siano di suo gradimento”.
Speranza
Nel giorno del via alla vaccinazione, il ministro della Salute Speranza si dice “soddisfatto e anche orgoglioso, perché siamo arrivati a un traguardo decisivo benché non ancora risolutivo”, Lo fa in un colloquio con La Stampa.
Antidoto
E afferma anche che “l’antidoto non ci esenta dalle responsabilità e non ci esime dai sacrifici” perché “la differenza rispetto a prima è che possiamo affrontarli con uno spirito diverso, perché ora sappiamo che possiamo farcela” ma anche che dobbiamo mantenere “la divisione ‘cromatica’ dell’Italia e i divieti durante i giorni di festa”. Questo, sottolinea, “è fuori discussione”.
Perciò, “se arriva subito al traguardo anche AstraZeneca, entro il primo trimestre si aggiungeranno altri 16 milioni di dosi, che corrispondono ad altre 8 milioni di persone vaccinate.
Il governo attacca De Luca sulla vaccinazione
Risultato finale: noi già dal primo aprile potremmo avere 13 milioni di vaccinati, e così avremmo già raggiunto la Fase Uno, cioè quella che ci consente di avere il primo impatto epidemiologico”, racconta il ministro.