Il ministro Dadone e i ragazzi della Valle Caudina

17 Giugno 2022

Il ministro Dadone e i ragazzi della Valle Caudina

Il ministro Dadone e i ragazzi della Valle Caudina. Un ministro che risponde alle domande degli studenti. Due rappresentanti del governo in carica che in un pomeriggio di metà giugno si recano in visita ufficiale in due comuni della Valle Caudina.

Attenzione non scontata

Sarà anche venerdì 17 ma questa data non si può dire che sia sfortunata per la Valle Caudina perchè il governo Draghi ha mostrato un’attenzione per nulla scontata dopo l’omocidio di Cervinara ed il ferimento di San Martino Valle Caudina dei mesi scorsi. Proprio nel corso di uno dei tanti vertici in prefettura ad Avellino, il sottosegretario agli interni Carlo Sibilia aveva assicurato i sindaci dei due centi caudini, Lengua e Pisano, che l’attenzione non sarebbe scemata. Anzi, che un ministro si sarebbe recato in visita ufficiale.

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La parola è stata mantenuta. Lo stesso Sibilia ed il prefetto di Avellino Paola Spena hanno accompagnato il ministro per le politche giovanili Fabiana Dadone prioma a San Martino Valle Caudina e poi a Cervinara. In entrambi i comuini, la rappresentante del governo Draghi è stata accolta dai sindaci Pasquale Pisano e Caterina Lengua, con tanto di fascia tricolore e dalle due dirigenti scolastiche Maria Pia Farese e Antonia Marro.

Emblematica la presenza del responsabile del dicastero delle politiche giovanili in due comuni che vanno incontro allo spetto dello spopolamento, con i giovani costretti ad andare via per avere un’esistenza dignitosa. Proprio su queste tematiche si sono concentrate le domande degli studenti dell’Istituto Superiore Francesco De Sanctis di Cervinara.

Dopo i saluti istituzionali della prima cittadina Lengua e della dirigente scolastica, la professoressa Marro e dopo il saluto del sottosegretario Sibilia, oil ministro Dadone ha risposto ai quesiti di Simone Petrone, Sabrina Casale e Sara D’Ambrosio. Le opportunità per i ragazzi sono davvero tanti. E’ necessario non rassegnarsi a quello che potrebbe sembrare un destino ineluttabile.

Magari tanti di loro, come è giusto che sia partiranno per poi tornare a migliorare questo territorio. Questa non deve essere una speranza deve diventare una scelta sui cui tutti potranno contare.

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