Importavano cocaina dall’Olanda, fermato traffico di droga: 12 arresti
Importavano cocaina dall’Olanda, fermato traffico di droga: 12 arrestidelle ordinanze di custodia cautelare.Gli uomini, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia di Milano, hanno eseguito ordinanze emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, nei confronti di dodici persone accusate di aver dato vita a un traffico di droga internazionale.
Il traffico di cocaina dall’Olanda alla provincia di Milano
Stando a quanto emerso dalla indagini coordinate anche dal Servizio centrale operativo e dalla direzione centrale servizi antidroga, alcuni di loro si occupavano di far arrivare la droga da diversi paesi europei.
In particolare dall’Olanda, mentre altri erano responsabili della vendita. Sulla base di quanto riportato dal giornale Milano Today, tutti gli arrestati facevano parte di un’associazione a delinquere che spacciava sostanze stupefacenti.
In particolare cocaina. Spaccio che avveniva tra i Palazzi del quartiere Sant’Eusebio di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano. Zona da sempre al centro di numerose polemiche relative alla situazione di degrado e criminalità.
Perquisizioni e arresti tra Milano, Foggia Lodi e Pescara
Nell’inchiesta fondamentale è stata anche la collaborazione delle autorità dell’Albania. Al momento infatti tutti gli arrestati sarebbero di origine albanese e per questo motivo è stato necessario attivare il Servizio per la Cooperazione internazionale di polizia.
La Questura di Milano, dal canto suo, ha effettuato arresti e perquisizioni a Milano e un centinaio di uomini sono stati impiegati in altrettante operazioni simili anche nelle città di Foggia, Lodi e Pescara.
Stupro in parco a Milano: uomo condannato a 6 anni e 8 mesi
E’ stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione Ibrahima Camara, senegalese di 24 anni imputato con rito abbreviato, ossia con lo sconto di un terzo sulla pena, davanti al gup di Milano Giulio Fanales.
Era accusato di aver violentato in pieno giorno una donna di 45 anni, mentre passeggiava con il suo cane, lo scorso 15 luglio nel parco del Monte Stella, la cosiddetta montagnetta di San Siro, nella zona nord-ovest del capoluogo lombardo. Un fatto che aveva destato grande allarme in quei giorni.
La richiesta di condanna a 6 anni e 8 mesi era formulata dal pm Monia Di Marco davanti al gup. Giudice che ha anche deciso che l’imputato andrà espulso una volta che avrà espiato la pena di condanna.
Con un’inchiesta ‘lampo’ della polizia, a cui hanno collaborato anche gli esperti della scientifica che hanno analizzato tracce di Dna sul corpo della vittima, la Squadra mobile il 22 luglio del 2020 aveva fermato il senegalese con alcuni precedenti, senza fissa dimora e che aveva un giaciglio nel mercato comunale dismesso di via Isernia, a poca distanza dal luogo dello stupro.
Gli agenti avevano sentito numerosi testimoni e trovato un frame da un video girato da una telecamera di sorveglianza della zona; e da cui hanno tratto indicazioni utili: la fisionomia dell’aggressore e gli abiti che indossava. Elementi che la vittima, pur provata dalla terribile esperienza, era riuscita a riconoscere. Decisiva nelle indagini anche l’analisi del dna.