Incendio ad Airola, disastro senza precedenti: ecco le immagini
Incendio ad Airola, disastro senza precedenti: ecco le immagini. Brucia il polmone produttivo della Valle Caudina. Per cause ancora in corso di accertamento, hanno preso fuoco i depositi di Autotrasporti De Lucia che si trovano nella zona industriale di Airola.
Le cause dell’incendio
In un primo momento, probabilmente, gli addetti all’antincendio interno pensavano di poter avere la situazione sotto controllo. Ma poi, poco dopo le 16,00, il fuoco nei depositi non ha avuto più argine.
Testimoni ci riferiscono di fiamme alte più di dieci metri per un fronte lungo almeno trenta metri. La plastica che si trovava nei capannoni ha dato manforte alle fiamme ed il rogo tutt’ora continua ad alimentarsi.
Sul posto, oltre a tutte le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Benevento, si stanno portando i caschi rossi provenienti da tutta la Campania. Un rogo del genere in Valle Caudina non si era mai visto.
Le immagini che pubblichiamo sono più che eloquenti per descrivere una situazione che, con il passare delle ore, diventa sempre più drammatica. La plastica alimenta il fuoco ed i caschi rossi hanno ingaggiato una battaglia immane per averne ragione.
Incendio ad Airola, disastro senza precedenti , ecco le immagini
Tanto che due vigili del fuoco hanno accusato un malore e sono stati trasportati presso il pronto soccorso dell’ospedale San Pio di Benevento. Tutto questo avviene mentre una nube di fumo nero ha avvolto gran parte del territorio di Airola e dei paesi limitrofi.
I sindaci raccomandano di non uscire per il momento di casa; e di tenere porte e finestre tappate per evitare di respirare fumi tossici.
Nube nera sino a Santa Maria a Vico
Addirittura, la nube nera è arrivata sino a Santa Maria Vico, probabilmente spinta con forza dal vento che si è alzato proprio questo pomeriggio. Ora bisognerà spegnere le fiamme, poi bisognerà misurare il grado di inquinamento dell’aria.
Sono calate le tenebre su Airola, ma il fuoco continua ad espandersi. Inizia una lunga notte e solo all’alba di domani si potranno fare le stime dei primi danni.