ISTAT, cala la spesa sul gioco in ogni famiglia italiana: tutti i dati

Redazione
ISTAT, cala la spesa sul gioco in ogni famiglia italiana: tutti i dati

ISTAT, cala la spesa sul gioco in ogni famiglia italiana: tutti i dati.  La pandemia ha avuto importanti ripercussioni sulle abitudini di milioni di persone. Le restrizioni ed i blocchi alla mobilità hanno impattato, ma gli stili di vita sono radicalmente mutati e forse non solo per “risposta” al Covid. Intanto sono aumentate le spese per generi alimentari e farmaceutici, ma sono calate quelle per l’intrattenimento. Tra cui rientra anche il gioco d’azzardo.

Cosa dicono i dati sul gioco

Nel 2020 è calata drasticamente la spesa di gioco media per famiglia, pari oggi circa a 2 euro. Un duro colpo per un settore che da sempre rappresenta un must per gli italiani. Questo è quanto emerge da una indagine ISTAT circa le spese effettuate dagli italiani nell’anno peggiore della storia contemporanea. Nel dettaglio l’anno 2020 ha fatto si che calasse la spesa media mensile per nucleo familiare in Italia.

Ma come va il confronto con le altre attività ricreative? Uno sguardo più largo fa emergere che per i servizi culturali, per esempio, ogni famiglia ha speso in media 10,9 euro al mese, contro i 18 del 2018.

Chi soffre di più?

Lo scotto maggiore da pagare tocca a cinema e teatri, forse le categorie più percosse dal Covid e dal lockdown. Nel 2020 la spesa ha registrato un totale di 1,7 euro a famiglia, rispetto ai 6,23 euro di media annua del 2019. Soffrono anche giornali e periodici, seppur più lievemente, assestandosi ad una spesa media di 4,3 euro nel 2020, un euro in meno dal 2019.

Ma cosa dice inoltre l’indagine ISTAT? Qualche dettaglio sulle tipologie di famiglie coinvolte, in base alla scelta per la spesa di giocata. Smentita netta circa il fatto che siano in misura maggiore coloro che hanno un titolo di studio più modesto: i dati rivelano che a giocare sono famiglie in cui spiccano diplomati alle scuole superiori. I capifamiglia, in media, sono laureati. E quando c’è un tasso di cultura così elevato, la spesa media è di 1,83 euro.

Sono questi che sicuramente hanno usufruito anche dei bonus senza deposito proposti dai casinò online, particolari incentivi e strumenti di fidelizzazione che i casinò online, i principali canali di gioco scelti dagli utenti, utilizzano.

Questi hanno diverse categorie: esistono bonus di benvenuto, ottenuti al momento dell’iscrizione, o bonus senza deposito, che permettono di poter giocare senza depositare nessuna cifra. Infine, per tornare al report, per quanto riguarda le spese medie maggiori di genere non alimentari, si trovano luce e gas. Alte le cifre anche per alcool e tabacchi, con 42 euro mensili in ogni famiglia.