La Città Caudina prova a ripartire dal Masterplan

Redazione
La Città Caudina prova a ripartire dal Masterplan
La Città Caudina prova a ripartire dal Masterplan

La Città Caudina prova a ripartire dal Masterplan. Alla festa dell’Unità di San Martino il padrone di casa Pasquale Pisano, sindaco e presidente dell’Asi di Avellino, chiama a raccolta i sindaci della valle insieme al vice presidente della regione Fulvio Bonavitacola, al sindaco di Benevento Clemente Mastella e al consigliere regionale Maurizio Petracca.

Pisano presenta il masterplan

Si parla di città caudina. Pisano presenta il masterplan, ovvero il documento presentato alla regione dall’unione dei comuni caudini e con il quale si chiedono risorse per finanziare un piano di sviluppo unitario della valle. Spiega anche lo stato di avanzamento dei proggetti infrastrutturali in essere.

I lavori della ferrovia Benevento Cancello che sono in esecuzione e dovrebbero terminare per fine anno. La progettazione dell’autostrada Benevento Casarta, lotto Paolisi Marcianise, che è in fase di ascolto dei territori. L’Anas sta completando quindi il progetto esecutivo che prevede un’opera di 1,6 miliardi di euro, per i quali si dovranno trovare le risorse.

Ancora il terzo lotto della strada asi che dovrebbe collegarci ad Avellino, da Roccabascerana ad Altavilla. L’opera in fase di appalto da oltre due anni è ferma per il contenzioso tra le imprese aggiducatrici in sede di giustizia amministrativa.

I contributi degli amministratori

Tanti i contributi di amministratori e rappresentanti della politica locale. Poi le improtanti riflessioni di Mastella, Petracca e Bonavitacola, con l’impegno della Regione a sostenere il processo di integrazione della Città Caudina.

Ivan Clemente, vicesegretario del circolo, chiede un’impegno per la realizzazione delle infrastrutture necessarie al territorio ed alle imprese per tentare di offrire maggiori opportunità di lavoro ai giovani.

Francesco Sorrentino, rappresentate del pd locale, ex consigliere comunale sammartinese da sempre impegnato in favore delle iniziative per la valle caudina, sottolinea la necessità che si compia un salto di qualità nell’integrazione fra i comuni della valle, rendendo effettivamente operativa l’unione, delegando quei servizi che i comuni molto spesso non sono più in grado di svolgere da soli, dalla polizia municipale, all’urbanisitica, alla gestione dei tributi.

Il sindaco di Pannarano Enzo Pacca, presidente di turno della città caudina, precisa: “stiamo lavorando tra tante difficoltà ma con determinazione. Chiede di spindere per l’approvazione del masterplan. E si impegna ad attuare attività di confrondo nella elaborazione dettagliata del progretto anche con gli attori del territorio, gli operatori economici”.

Le cose  che si dicono da 40 anni

Il sindaco di Roccabascerana Roberto Del Grosso, nel suo intervento appassionato, chiede un cambio di passo. Striglia i colleghi sindaci quando in passato hanno snobbato le riunioni dell’unione dei comuni. Si sfoga: “Alcune cose si dicono di quarant’anni. Ci vuole uno sforzo da parte dei cittadini, da parte dei sindaci”.

Il sindaco di Airola incenzo Falzarano, sottolinea l’importanza delle infrastrutture per consentire al sistema produttivo caudino di essere competitivo. Invita gli amministratori locali a superare i campanilismi e ad assumere scelte in funzione dello sviluppo evitando attività ostruzionistiche di singoli.

Marcella Sorrentino, assessore del Comune di Montesarchio, plaude al progetto fattivo del masteplan e ricorda la nascita della città caudina, la fase di studio insieme all’Ifel e all’Anci, che portò il 4 ottobre 2014 alla costituzione dell’Unione presso il museo di Montesarchio.

Sottolinea l’ampliamento dei comuni che partecipano all’Unione con l’ingresso di Bucciano, Paolisi, Arpaia. Per l’assessore “La città caudina deve essere considerata su tutti i tavoli istituzionali come una città media di ciquantamia abitanti. A questo dobbiamo puntare”.

Il vice sindaco di Moiano Lucia Meccariello, sottolinea l’importanza di stare insieme: da soli contiamo poco E’ indispensabile avere infrastrutture adeguate. Altrimenti non è possibile attuare concretamente alcuno sviluppo.

Il vice sindaco di Rotondi Pasquale Gallo, sottolinea l’importanza del masterplan per la valle caudina, chiede agli amministratori un passo indietro degli interessi locali, in favore delle iniziative comuni. Chiede di sburocratizzare le procedure e di alleviare i vincoli degli inteventi all’interno dei parchi per consentire di infrastrutturare le aree montane. Ed ancora chiede di migliorare il tracciato della ferrovia eliminado l’ansa del tracciato tra Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello

Samuele Ciambriello, assessore di Bucciano, comune di rencente adesione alla città caudina ricorda che si attende da anni il completamento di un tratto di un chilomentro e mezzo da Moiano a Sant’Agata dei Goti della fondovalle iscrlero. La valle caudina è baricentrica tra le provincie di Avellino, Benevento e Caserta. Con infrastruttre adeguate potremmo essere il fiore all’occhiello delle aree interne.

L’importanza del Ptr

Palerio Abate, consigliere comunale di San Martino, già a presidente della Comunità Montana del Patrenio, con fervore, chiarisce che il PTR, lo strumento urbanistico regionale, cita esplicitamente il caso della città caudina, come sistema territoriale complesso.

Chiede la ferrovia veloce: “dobbiamo arrivare a Napoli in mezz’ora e a Benevento in dieci minuti. I soldi ci sono. Siamo stati scippati in passato dell’alta velocità che passa per la valle telesina percorrendo molti chilomentri in più, adesso consentiteci di riqualificare la ferrovia”.

L’esilio di Mastella

Clemente Mastella in apertura del suo intervento confessa di partecipare con piacere alla festa dell’Unità di San Martino dicendo: “Termina un esilio nei confronti del PD per l’ostilità del partito nel Sannio”.

Inviata a ragionare sulla capacità dei paesi di garantire quei servizi tali da rendere confortevole risiedervi. Parla di “restanza”. Critica la speranza che il turismo possa rappresentare una risorsa economica per i nostri paesi. Non tutti i paesi sono borghi e possono attrarre turisti.

Mastella rinnova la propria disponibilità ad aiutare la Valle Caudina, per il masterplan. Ricorda il proprio legame affettivo al territorio caudino, da quando utilizzava la ferrovia come studente univesitario pendolare prima e giornalista della Rai di Napoli poi.

Plaude alla capacità di dialogo dimostrata dagli interlocutori caudini ed alla sincerità di accenti tra amministratori che in tempi passati non si ravvisava. Per Mastella “Dobbiamo mettere insieme i servizi, ma questo è il minimo, ma dobbiamo anche dire che cosa dobbiamo fare della valle caudina di qui al 2050”.

lL’intervento di Petracca

Maurizio Petracca sottolinea la capacità di ragionare del proprio partito, si complimenta con il PD unico partito che tra mille difficoltà riesce a ragionare e a far discutre.

Ritiene che l’enoturismo potrebbe rappresentare un’occasione per le aree interne. Un turismo di nicchia da tenere in considerazione nei progetti di sviluppo.

Petracca spiega che: “i programmi su cui la regione campania ha investito sono due: la valle Ufita e la valle caudina. Su queste si concentreranno le risorse: l’entità delle stesse dipende dai trasferimenti da parte dello Stato, ma anche dalla vostra capacità progettuale”.

L’impegno di Buonavitacola

Fulvio Bonavitacola, garantisce il proprio impegno e collaborazione. Per il vice presidente della giunta regionale “di tante cose si parla da quarant’anni, non solo della valle caudina”.

Punta il dito contro una regione che in passato è stata sempre napolicentrica, con l’abbandono e lo spopolamento delle aree interne. “Si è puntato sui territori più popolati e con un maggiore bacino di voti.

Questa visione che misura i territori in base ai voti non ci appartiene. Tutti i territori hanno pari digità perchè fanno tutti parte di un’unica entità: la Campania”. E garantisce un ruolo attivo della regione per la valle caudina.

“Chi fa politica mette in campo delle azioni che determinano dei risultati. Primo problema da risolvere i collegamenti: se non sei in rete sei fuori. Bisogna raggiungere i grandi centri, i serivizi in un tempo adeguato. Sulla Benevento Cancello ho sentito il consigliere delegato ai trasporti Cascone.

Primavera 2024

Oggi le norme di sicurezza impongono dei limiti di velocità più alti. Per questo si sta lavorando per ripristinare i livelli adeguati. Entro dicembre finiranno i lavori dopo di che ci sarà il collaudo. E quindi entro primavera inoltrata del 2024 riprenderanno le corse. Poi ci sono 109 milioni id euro del PNRR da spendere sulla ferrovia.

Voi dovente diventare città caudina perché non vi dovete accontentare di Fulvio Bonavitacola che dice che a settembre finiscono i lavori, voi dovete stare sotto al portone, dovete vigilare. E’ vero che il tar e il consiglio di Stato hanno ritardato l’espletamento dell’appalto, ma se ci fosse stato qualcuno a far sentire la propria voce, forse noi ci saremmo fatti qualche problema in più. Costituirsi in entità non è indifferente per influire sui processi.

Per le aree interne nonostante le perplessità intellettualmente corrette di Mastella, credo che il turismo possa rappresentare un’occasione. Lo smart working può rappresentare un’occasione per ripopolare i piccoli centri. Queste iniziative vanno messe insieme sotto un brand, un marchio, quello della città caudina.

Andare avanti

Noi stiamo pensando di fare una norma regionale per le società di trasformazione urbana per le aree interne, per i borghi. In questo caso si potrebbe creare una società alla quale partecipano tutti i comuni della valle, le province, la regione, uno strumento operativo per fare delle cose. Dobbiamo andare avanti”.