La meningite uccide Tommaso a 17 anni,donati gli organi
La meningite uccide Tommaso a 17 anni,donati gli organi. Non ce l’ha fatta Tommaso Fabris, il diciassettenne di Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, colpito dalla meningite.
In mattinata l’Ulss 7 aveva avviato la procedura di osservazione per la dichiarazione di morte cerebrale, avvenuta, poi, nel pomeriggio. I genitori hanno acconsentito alla donazione degli organi.
Il 17enne frequentava il liceo scientifico da Ponte di Bassano del Grappa, ma la sua più grande passione era la pallacanestro. Proprio ieri il presidente Battista Cirotto e l’allenatore Filippo Campagnolo, del The Team Riese, avevano fatto visita al loro giocatore.
“Da quanto ci hanno riferito, venerdì sera è tornato a casa dall’allenamento e la notte ha iniziato a star male. I genitori hanno contattato subito la guardia medica in quanto aveva 41 di febbre, in seguito hanno deciso di portarlo al pronto soccorso a causa di questa febbre così alta e della comparsa di strane macchie sulle gambe.
La meningite non gli ha lasciato scampo
Appena arrivato in pronto soccorso la diagnosi di meningite da meningococco non ha lasciato scampo“. “Gioca con l’under 19 MBA a Bassano, ma con loro disputa solo le partite. A tutti gli effetti è un giocatore della prima squadra di Riese.
A 15 anni è stato campione d’Italia con la Orange One U15; è un ragazzo meraviglioso, con una smisurata passione per la pallacanestro”. All’esterno del nosocomio di Bassano del Grappa questa mattina era anche comparso uno striscione con la scritta “Forza Tommy” su cui era stato disegnato un cuore.
E ieri sera i compagni di classe con i compagni della squadra di basket dove il ragazzo giocava hanno fatto una veglia di preghiera. Le speranze fin da subito erano appese ad un filo. I medici hanno fatto di tutto per riuscire a tenere in vita lo studente. Ma per il giovane non c’è stato nulla da fare.
L’Ulss 7 Pedemontana ha avviato il tracciamento di tutti i contatti avuti dal ragazzo negli ultimi 10 giorni tra cui i suoi compagni di squadra con cui si era allenato e gli avversari incontrati in una partita disputata dei giorni scorsi. Sono 265 le persone attualmente in profilassi.