La truffa di WhatsApp continua a colpire: si diffonde tra le comunità

Redazione
La truffa di WhatsApp continua a colpire: si diffonde tra le comunità
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La truffa di WhatsApp continua a colpire: si diffonde tra le comunità.  La truffa del codice è ormai diventata uno dei raggiri più diffusi su WhatsApp e continua a mietere vittime. Nonostante gli sviluppatori della piattaforma abbiano impiegato da tempo delle misure atte a contrastarla.

L’ultima dimostrazione dell’insidiosità del raggiro risale a pochi giorni fa. Quando a finire colpiti sono stati alcuni numeri di telefono di servizio dell’amministrazione comunale di Santa Sofia, in Emilia Romagna.

La brutta notizia arriva dalla pagina Facebook del comune interessato dalla truffa. Nella quale vengono inivitati i cittadini a rimanere all’erta nei confronti della minaccia che corre via telefono.

Come funziona la truffa del codice

Il raggiro è il medesimo che circola su WhatsApp ormai da anni e che parte con l’invio alla vittima di un messaggio SMS o WhatsApp. Nel testo i truffatori si spacciano per amici o conoscenti della vittima e inviano a quest’ultima una domanda d’aiuto.

La richiesta del mittente è di inoltrargli il codice a 6 cifre appena ricevuto in un SMS separato. Le vittime in effetti hanno appena ricevuto un codice a 6 cifre via SMS: si tratta della misura di sicurezza.

Che WhatsApp adotta ogni qualvolta un account associato a un determinato numero di telefono tenta di accedere alla piattaforma da un nuovo smartphone.

Come agiscono i truffatori

Così facendo la piattaforma si assicura che chi sta tentando l’accesso sia il legittimo intestatario del numero di telefono. Vien da sé che se questo codice viene spedito ad altri, si consegna loro una chiave di accesso alla propria identità su WhatsApp.

I truffatori agiscono in questo modo

Tentano di accedere a WhatsApp con un numero di telefono al quale contestualmente mandano un SMS nel quale chiedono al proprietario di rispondere con il codice di sicurezza. Se questo risponde, il gioco è fatto.

L’account WhatsApp passa nelle mani dei truffatori, e con questo anche i contatti in rubrica che possono poi essere contattati spacciandosi per la vittima. Una truffa che può causare seri danni economici per chi la riceve.

La truffa di WhatsApp continua a colpire: si diffonde tra le comunità

È quello che è successo al sindaco di Santa Sofia, che ha avvisato la cittadinanza anche dal suo profilo Facebook personale. Il raggiro non è però rimasto confinato al profilo WhatsApp del primo cittadino.

Generalmente infatti truffatori utilizzano gli account conquistati per far avanzare la truffa presso i nuovi contatti appena ottenuti – spesso amici, parenti o colleghi. È per questo che a volte la truffa del codice si propaga come un virus all’interno di intera comunità.