Le grandi opere d’arte ispirate al tema del gioco d’azzardo

27 Settembre 2020

Le grandi opere d’arte ispirate al tema del gioco d’azzardo

L’arte è sempre stata in grado di dare voce alle idee e ai desideri più reconditi dell’uomo, attraverso la rappresentazione di volti, paesaggi, ma anche di emozioni e sentimenti. Guardando più nello specifico alla pittura, sono tanti gli artisti che nel corso dei secoli si sono serviti dell’arte per mettere su tela e immortalare lo svago e il divertimento: feste, balli, gioco. E sono tante, in particolare, le opere d’arte direttamente ispirate al gioco d’azzardo, di cui troviamo traccia nei dipinti già a partire da molti secoli fa. Di che opere si tratta e da chi sono realizzate?

Cani che giocano a poker di Cassius Marcellus Coolidge

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Una delle opere più famose – e allo stesso tempo più stravaganti – ispirata al gioco d’azzardo è la tela “Cani che giocano a poker” del pittore statunitense Cassius Marcellus Coolidge. Non si tratta, in realtà, di una tela unica, ma di ben sedici tele che rappresentano cani in pose tipicamente umane, di cui nove dedicate al gioco del poker. Gruppi di cani riuniti intorno a un tavolo, dunque, con tanto di cappelli, pipe, giacche e bottiglie di whisky. La storia che sta dietro a questi dipinti è molto particolare: questi, infatti, vennero tutti commissionati a Coolidge dalla società pubblicitaria Brown & Bigelow, e rappresentarono all’inizio del XX secolo un vero e proprio punto di svolta nell’arte e un’anticipazione della pop art. Nel corso dell’ultimo secolo, la fama di questa serie di quadri sarebbe cresciuta talmente tanto da aver contribuito alla vendita all’asta di due dei dipinti: “A Bold Bluff” e “Waterloo”. Entrambi sarebbero stati venduti a New York per l’impressionante cifra di 590.400 mila dollari, una cifra decisamente alta per rappresentazioni di questo tipo.

Blackjack di Remo Squillantini

Sempre risalente allo scorso secolo è il dipinto intitolato “Blackjack” di Remo Squillantini, un artista toscano vissuto tra il 1920 e il 1996. Come riportato nella sua breve biografia su Capitolium Art, Squillantini si sarebbe dedicato ad un’intensa attività di illustratore per la maggior parte della sua vita, e avrebbe cominciato a dipingere solo a partire dagli anni ’70 del secolo scorso. Come si evince dal suo repertorio, Squillantini si è servito della pittura soprattutto per la rappresentazione dei vizi dell’uomo, delle sue debolezze e dei suoi conformismi, dipingendo spesso anche per cicli tematici: i sette peccati capitali, il mare, il cabaret e così via. In “Blackjack” troviamo raffigurato un momento tipico di questo gioco, ovvero il momento in cui i giocatori scoprono tutte le carte che hanno in mano. Come spiegato in un articolo di Betway Casinò, infatti, nel gioco del blackjack le carte restano per la maggior parte del tempo coperte e in mano al giocatore; è solo alla fine che sono scoperte sul tavolo per decretare chi possiede la mano migliore. Il dipinto di Squillantini sarebbe messo all’asta a maggio di tre anni fa: il prezzo stimato dell’opera sarebbe al momento di circa 2.000 euro.

I giocatori di carte di Paul Cézanne

Cézanne, uno dei pittori francesi più noti del XIX secolo, è conosciuto anche per aver realizzato una collezione formata da vari dipinti dedicati al tema del gioco d’azzardo. Tra questi, uno dei più conosciuti è sicuramente “Giocatori di carte”, un piccolo olio su tela realizzato tra il 1890 e il 1895. Come spiegato in ADO Analisi dell’opera, quella del dipinto sembrerebbe essere una scena ambientata in un bistrot, in cui due uomini sono raffigurati seduti a un tavolino, l’uno di fronte all’altro e intenti a giocare a carte. Uno dei due è probabilmente Alexandre, il giardiniere della tenuta a Jas de Bouffan di proprietà del padre di Cézanne, mentre l’altro potrebbe essere un semplice contadino. L’opera è attualmente esposta nel Musée D’Orsay di Parigi e il caso vuole che un’opera omonima, realizzata dai fratelli Le Nain, sia invece esposta nel museo di Aix-En-Provence. Non è improbabile che Paul Cézanne si sia ispirato proprio a quest’opera per realizzare il suo ciclo di dipinti.

Quello del gioco d’azzardo è un tema che ha appassionato molti uomini e donne nel corso dei secoli: non solo nel campo dell’arte, ma anche nel cinema e nella letteratura. Tutt’ora, non a caso, l’azzardo è uno dei passatempi preferiti degli italiani.

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