L’Italia allo Spritz e l’Italia migliore
L’Italia allo Spritz e l’Italia migliore. Non verranno meno le cure, la dedizione, la voglia di lottare e sconfiggere la malattia. Ma chi sa come si sentono questa sera i medici, gli infermieri ed il personale ospedaliero che da un anno sono in trincea contro il covid?
Scene indecenti
Chi sa come si sentiranno guardando le indecenti scene di assembramento che si registrano in tutta Italia? Oggi nei loro reparti hanno osservato un minuto di silenzio per ricordare i tanti colleghi caduti in questa guerra.
E mentre loro lottano per noi, per i nostri cari, noi torniamo a fregarcene di tutto e di tutti. Abbiamo cambiato i nostri orari, i locali chiudono prima e ci siamo adeguati in questa follia patologica.
Un bicchiere in mano, la sigaretta nell’altre e la mascherina, quella griffata, giù. E poi uno vicino all’altro a parlare ridere e scherzare.
Tanto oggi, sabato 20 febbraio, si contano solo 251 morti e 14.931 nuovi positivi. I numeri diventano una barzelletta, qualcosa su cui ridere.
Nessuno che pensa che oggi, solo nella giornata di oggi. 251 famiglie stanno piangendo per un loro caro che non farà più ritorno a casa.
L’Italia allo spritz
Sino a quando queste cose non capitano a noi, a qualcuno a noi vicino, va bene così. Fa niente che domani torneremo in zona arancione e, questa volta, tanti ristoratori e baristi oneste non sanno se la loro attività la riapriranno. Che volete che sia, facciamoci un altro spritz
Il governo sta per decidere su un lockdown leggero che dovrebbe durare per tutto mese di marzo in tutta Italia. Questa volta, però, metta in campo i controlli, seri e serrati.
La nostra irresponsabilità avrà fine solo quando arriverà un conto salato da pagare. Francamente di questa Italia allo spritz non sappiamo che farcene.
L’Italia, quella per bene, resta a casa e rispetta le regole. L’Italia migliore, invece, oggi indossa un camice e continua a lottare anche per chi anche questa sera ha saputo dare solo il peggio di se.