L’Unione fa la forza
Quello che è successo a Cervinara e a San Martino Valle Caudina, potrebbe ripetersi a Montesarchio ed Airola ed ovunque in Valle Caudina. Chi immagina di essere al sicuro si sbaglia e si sbaglia veramente di grosso. Dall’attacco della criminalità o ci si salva insieme o non si salva nessuno. Il virus della violenza che sembra aver attecchito nei nostri giovani o lo si estirpa insieme o sarà un fallimento per tutti.
La consapevolezza dei sindaci
I sindaci sembrano aver capito quello che sta avvenendo. Oggi si sono portati a Cervinara per partecipare alla marcia silenziosa contro la violenza. Una partecipazione non scontata perché, come detto, il problema potrebbe sembrare essere circoscritto a Cervinara e San Martino.
Eppure, hanno deciso di esserci. Come, ad esempio, è arrivato nel centro caudino il presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino Rezieri Buonopane, il quale come primo atto del suo mandato ha inteso visitare gli istituti superiori che dipendono appunto dalla Provincia.
Non poteva mancare Enzo Pacca, sindaco di Pannarano e presidente pro tempore della Unione dei comuni della Città Caudina dei servizi. Pannarano è un’enclave sannita nel territorio irpino. Pacca conosce bene, quindi, anche i problemi che riguardano l’ordine pubblico e le stesse indagini. Questa consapevolezza lo spinge a rilanciare l’idea base dell’Unione.
L’unione fa la forza
E, che l’unione fa la forza lo hanno percepito e capito anche e soprattutto i sindaci di San Martino Valle Caudina e Cervinara, l’architetto Pasquale Pisano e l’avvocato Caterina Lengua. Dopo il ferimento di venerdì 11 febbraio a San Martino Valle Caudina e soprattutto dopo l’omicidio di sabato 19 febbraio a Cervinara.
Il rischio che Pisano e Lengua potessero restare soli è stato forte, ma oggi c’è stata una risposta corale che ha soddisfatto la prima cittadina di Cervinara. Ed ora Caterina Lengua attende per il 21 marzo il capo della Procura della Repubblica di Avellino, Airoma.