Malato di Sla da 20 anni si laurea con il massimo dei voti

Redazione
Malato di Sla da 20 anni si laurea con il massimo dei voti
Malato di Sla da 20 anni si laurea con il massimo dei voti

Malato di Sla da 20 anni si laurea con il massimo dei voti. Con votazione di 110 e lode, Antonio Tessitore, 45 anni, di Villa Literno, malato di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) da venti anni, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze economiche nell’Università Pegaso.

La tesi discussa

Tessitore ha discusso una tesi in Economia e Gestione delle imprese dal titolo “Importanza e struttura del sistema informativo aziendale”, relatore il professor Rosario Bianco.

“Non mi sono voluto fermare alla laurea triennale, dice Tessitore.  Avevo l’obiettivo di completare tutto il percorso di studi. E sono contento di esserci riuscito, specie in un periodo difficile come questo segnato dalla pandemia. Userò tutte le mie conoscenze per garantirmi una vita adeguata”.

Tessitore ha dedicato la laurea magistrale alla mamma Brigida, scomparsa un mese fa. Nel maggio scorso, l’uomo aveva lanciato un appello per la sua condizione: “Ho bisogno di un caregiver e quattro operatori sociosanitari per vivere in pace. Ma finora le istituzioni sono rimaste sorde ai miei continui appelli”.

La storia di questo 45enne può rappresentare un momento di attenta riflessione verso le condizioni delle persone svantaggiate. Quando si perdono i familiari, i diversamente abili, di ogni tipo, vengono abbandonati a loro stessi.

Stato, regioni, province e comuni non fanno nulla per assicurare una continuità assistenziale per chi ha gravi patologie. I genitori ed i parenti stretti dei portatori di handicap lo sanno benissimo. Tremano al pensiero di quando non ci saranno più.

Una storia di coraggio

Allo stesso tempo, la storia di Antonio infonde coraggio e sottolinea che, tutti questi ragazzi, messi nelle condizioni ideali possono integrarsi, facilmente, con quelli che si considerano normali.

Si dovrebbe approfittare dei fondi per il Recovery Plan per disegnare un nuovo modello di welfare. Un sistema che possa essere di aiuto a tutti coloro che hanno effettivamente bisogno e cancelli le lungaggini burocratiche. Cavilli che rendono, quasi impossibile, poter accedere ad assistenza ed aiuti che possano migliorare la vita di chi ha bisogno.