Valle Caudina: medici del 118 sul piede di guerra, pronti alle dimissioni di massa

Redazione
Valle Caudina: medici del 118 sul piede di guerra, pronti alle dimissioni di massa
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Valle Caudina: medici del 118 sul piede di guerra, pronti alle dimissioni di massa. Nel momento del vero bisogno, quando c’è in gioco la vita umana, sono fondamentali, non possiamo fare altro che affidarci a loro. Senza la loro professionalità, preparazione e spirito di sacrificio le morti non si conterebbero. Tutti conoscono l’efficacia e l’importanza del servizio di emergenza del 118.

Avamposti di medicina territoriale

Tutti, tranne l’azienda sanitaria Benevento che continua a mortificare i medici convenzionati che svolgono un’opera fondamentale. Salvano vite umane, in ogni momento, ma risultano essere anche gli unici avamposti di medicina territoriale.

Si fa un gran parlare dell’importanza della medicina territoriale per evitare di affogare gli ospedali. Poi, quando qualcuno veramente svolge questo ruolo, come appunto i medici del 118, dal management dell’Asl Benevento, vengono trattati peggio dei questuanti.

Questa volta, però, si sta esagerando e i medici sono pronti a coinvolgere il Prefetto di Benevento. E, se neanche questo dovesse bastare, si potrebbero dimettere tutti in massa, come è avvenuto nei giorni scorsi al Cardarelli di Napoli.

Poi sull’ambulanza salirebbero i direttori ed i passacarte che si godono stipendi d’oro solo per la loro principale attività, quella di tagliare servizi e rendere più difficile la vita dei cittadini che non possono rivolgersi alla sanità privata. A fare questo, a tagliare non c’è bisogno di geni della finanza.

I motivi della protesta

Ma da cosa nasce la protesta dei medici del 118? A loro è stato accordato un aumento. Niente di clamoroso. Si tratta solo di un euro ad ora. Eppure quell’aumento non viene ancora riconosciuto nei loro stipendi.

Trattare delle persone che salvano vite umane che fanno onore al giuramento di Ippocrate come dei mendicanti, costretti ad elemosinare i propri diritti da il senso del mondo e della società in cui viviamo. Speriamo davvero che i medici del 118 si facciano sentire ed una volta per tutte riescano a mettere a posto la tracotanza del potere che non si misura con i veri bisogni dei cittadini.