Miracolo in Valle Caudina, bimba nasce a bordo dell’ambulanza del 118

Redazione
Miracolo in Valle Caudina, bimba nasce a bordo dell’ambulanza del 118

Miracolo in Valle Caudina, bimbo nasce a bordo dell’ambulanza del 118. Non c’era più tempo. Le acque si erano rotte e la bmba  aveva deciso di nascere proprio lì, sotto una pioggia battente, a bordo di un’ambulanza della postazione del 118 di Airola, corsa per portare la mamma in ospedale.

Sguardo di intesa

Il medico e l’infermiera si sono guardati, a loro è bastato un solo sguardo di intesa per lanciare il cuore oltre l’ostacolo e per aiutare la mamma a mettere al mondo la figlia.

Sono attimi, momenti che la squadra formato dal medico Carmine Montella, dall’infermiera Michelina Massaro e dall’autista Raffaele Lombardi non potranno mai dimenticare per tutta la vita.

Un’emozione che non si può spiegare e che piega anche queste persone abituate ad avere sempre il cuore in gola. Anche se si trovavano a bordo dell’ambulanza non si sono persi d’animo. Del resto, la professionalità di questi operatori è altissima.

Hanno saputo calmare la partoriente e l’hanno accompagnata in ogni fase, sino a quando quella discoletta della figlia è nata. Il sangue freddo mostrato nel corso di questa incredibile operazione si è sciolto quando la neonata ha emesso i primi vagiti per salutare il suo arrivo in questo mondo.

Solo allora, l’emozione ha avuto il sopravvento e negli occhi del dottore Montella e dell’infermiera Massaro e dell’autista Lombardi , è comparsa qualche lacrima.

Poi l’ambulanza si è rimessa in motoo ed è arrivata a Benevento, dove in ospedale è stato confermato che la mamma e la bimba stanno benissimo e che tutte le fasi del parto sono state eseguite alla perfezione dagli operatori sanitari del 118 di Airola.

Il miracolo della vita

La mamma vive ad Arpaia, ma è di origine straniera. Un dettaglio che non vuol dire assolutamente nulla. Oggi lei era solo una mamma che aveva bisogno di aiuto e tre angeli con la divisa del 118 hanno risposto alle sue preghiere.

Teniamocele strette queste persone e le loro professionalità. Una riflessione quasi elementare che dovrebbe essere inchiodata in testa a chi sta smantellando la sanità pubblica in tutta la Campania.

                                                                                                                                                                                                                            P.V.