Montesarchio: Gli alunni dell’IC2 sul palcoscenico

Redazione
Montesarchio: Gli alunni dell’IC2 sul palcoscenico

…”E Chest’ è a città nostra … NotreNaple Addò ch’ella che pare vero è favezo e chelle che pare favezo è ovvero!…. E addò a gente è talmente attaccata a vita, ca’ riesce a fa passà pure “a morte, e tira’ a campà!”. Una favola in musica che si spinge oltre i luoghi comuni, gli scenari familiari ed i volti noti per andare a curiosare tra le piaghe meno visibili della storia, è il racconto di un uomo e di un mostro che visse all’oscuro della città di Napoli alla fine del Settecento e quanti segreti sono celati dietro una Corte. La storia ci racconta che Carlo di Borbone nel 1759 partì dal Regno di Napoli per ritornare nella sua terra, dove nello stesso anno fu incoronato Re di Spagna. Carlo lasciò il Regno di Napoli a suo figlio Ferdinando IV di soli 8 anni affidandolo al Consiglio di Reggenza.
Questa in breve la trama della commedia interpretata dagli alunni dell’Istituto comprensivo 2 diretto dalla dirigente Maria Grazia Ceglia alla presenza di un pubblico numeroso che ha ammirato le qualità dei piccoli attori. Davvero bravi nell’interpretazione tanto da concederne un bis. L’esperienza artistica nei suoi diversi linguaggi oggi è più presente nel panorama culturale dei bambini. Fin dai primi anni di età per loro è più facile comunicare ed esprimere le proprie emozioni, con l’interpretazione e la drammatizzazione di personaggi teatrali. Mediante le pratiche teatrali è possibile favorire il superamento dei problemi che normalmente accompagnano la crescita: timidezza, cattivo rapporto con il corpo in mutamento e eccessiva aggressività.
L’esperienza teatrale inoltre stimola le diverse forme di apprendimento, potenziando ed indirizzando energie creative ed alimentando al contempo il gusto estetico e artistico. Il “gioco del teatro” rappresenta per tutti i popoli della Terra il linguaggio privilegiato attraverso il quale è possibile esprimere la propria cultura, la storia, le tradizioni, gli usi e i costumi. L’attività teatrale oggi è uno strumento di fondamentale importanza per promuovere fra giovani la reciproca conoscenza di cultura, tradizione e lingue differenti. Grazie all’attività teatrale i ragazzi possono manifestare la fantasia di entrare in altri mondi e la capacità di assumere ruoli a loro pertinenti.
La pratica del teatro è un’attività formativa fondamentale poiché tende ad educare gli alunni alla comunicazione, alla socializzazione e all’apprendimento. E in tutto ciò si esprime l’Istituto comprensivo 2 con i suoi docenti e alunni. Ecco i nomi dei piccoli attori: Virginia Pia Acierno, Maria Pia Cecere, Martina Cesare, Luigi Ciotta, Miriam Damiano, Lorenzo De Dona, Michele Izzo, Francesco Maddaloni, Laurentino Pulzella, Silvana Roviezzo, Denisa Alexandra Rupa, Noemi Russo, Simone Russo, Dolores Silvestro, Aurora Taddeo, Stefano Damiano Tanucci, Antonio Zotti. Maria Assunta Buono, Annamaria Califano, Carmen Castaldo, Manuela Cosenza, Francesco Pia Covino, Stefano De Mizio, Sebastiano Luciano, Anna Maria Minucci, Milena Riccio, Carmelo Striani, Gabriele Striani, Camilla Todino. La guida è stata dei docenti Cinzia Giannini, Lucia Laudanna, llaria Fuccio, Maria Gentile, Mara Molinaro, Sonia Clemente e Beatrice Napolitano.

Brigida Abate

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