Montesarchio: il liceo Fermi con l’arte contro la violenza sulle donne

Redazione
Montesarchio: il liceo Fermi con l’arte contro la violenza sulle donne
Montesarchio: il liceo Fermi con l'arte contro la violenza sulle donne

Montesarchio: il liceo Fermi con l’arte contro la violenza sulle donne. Il liceo Fermi è impegnato a promuovere una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Lo fa puntando sull’arte. Il convegno “Lo sguardo dell’arte contro la violenza sulle donne”, svoltosi ieri presso l’auditorim dell’istituto ha voluto sottolineare come l’arte, in quanto forma di espressione e comunicazione, possa diventare voce e denuncia sociale contro la #volenza.

L’arte  per affrontare questioni sociali

Non è la prima volta che l’arte assume un ruolo cruciale nel sollevare e affrontare questioni sociali urgenti.

L’evento ha offerto uno spazio importante di riflessione tra esperti e pubblico interessato a esaminare la violenza contro le donne attraverso l’obiettivo sensibile e penetrante dell’arte. Le forme espressive artistiche, offrono un linguaggio unico per esplorare e comunicare le complessità di questa problematica sociale.

Ospite d’onore è stato l’artista Carmelo Compare, da sempre sensibile a tale tematica, che ha presentato alcune sue opere in cui sono protagoniste le donne e la #bertà. L’incontro è stato animato dal contributo dalla psicologa prof.ssa Giallaurito, da Marcella Sorrentino, avvocato, docente e assessore all’istruzione del comune di Montesarchio, e da Giovanna Megna, componente comitato Pari Opportunità

Le opere presentate hanno funzionato come potenti strumenti per suscitare empatia, stimolare riflessioni profonde e stimolare conversazioni significative sulla violenza di genere. Ogni opera, ogni installazione, ogni performance ha dato voce alle esperienze silenziate delle donne vittime di violenza, consentendo al pubblico di entrare in contatto emotivo con tali realtà spesso nascoste.

Gli interventi degli esperti hanno enfatizzato l’importanza di utilizzare l’arte come strumento educativo e di sensibilizzazione, sottolineando il potere trasformativo dell’espressione artistica nel plasmare le prospettive e nell’incidere sui comportamenti sociali.

La partecipazione attiva del pubblico ha contribuito a creare un dialogo inclusivo e stimolante, trasformando il convegno da mero evento a una piattaforma di cambiamento. Le domande sollevate, le storie condivise e le idee emerse hanno alimentato un impegno collettivo per affrontare concretamente la violenza di genere e per costruire una società più equa e sicura per tutte le donne.

L’ultimo volo

Questo convegno ha dimostrato che l’arte non è solo una forma di espressione, ma anche un potente strumento di attivismo e trasformazione sociale. Ha aperto nuove prospettive e ha alimentato la speranza che attraverso la creatività e la consapevolezza possiamo lavorare insieme per porre fine alla violenza sulle donne, un passo alla volta.

Per l’occasione l’artista ha omaggiato l’Istituto di una sua di una sua opera, “L’ultimo volo”, contro la violenza sulle donne: una scarpa rossa su cui si adagia morbidamente una farfalla gialla.