Montesarchio: L’Istituto Comprensivo 2 si gemella con l’Istituto Comprensivo di Tricase

Redazione
Montesarchio: L’Istituto Comprensivo 2 si gemella con l’Istituto Comprensivo di Tricase

Nei giorni scorsi, in Puglia, un gemellaggio musicale ha unito l’Istituto Comprensivo 2 di Montesarchio e quello di Tricase in provincia di Lecce.
Quello che è andato in scena, all’interno dell’auditorium della chiesa di Sant’Antonio da Padova a Tricase, è stato un concerto dell’orchestra dei due istituti che hanno suonato brani tratti dal repertorio della musica popolare, colonne sonore e classici per orchestra giovanile.
A tal proposito ecco le impressioni della professoressa Antonietta Simeone dell’Istituto Comprensivo 2 che, accompagnata dalle colleghe Mariagrazia Tanucci e Concetta Nazzaro e dai docenti di strumento musicale Andrea Perrone, Gaetano Amoruso, Pellegrino Russo e Aniello De Luca, racconta di come ha vissuto questo evento: “E’ mercoledì 20 aprile 2016. L’orologio al mio polso segna le ore 20:30. Mi trovo nell’auditorium della Chiesa di Sant’Antonio da Padova di Tricase, in provincia di Lecce, insieme a oltre un centinaio di persone. L’atmosfera è di quelle festose e al contempo solenni. Visionari docenti di strumento musicale di due scuole, distanti oltre 400 chilometri l’una dall’altra, stanno per realizzare il loro progetto concepito ben sette mesi prima: gemellare le loro scuole, l’I.C. 2 di Montesarchio e l’I.C. di Tricase Via Apulia, per dare vita a un concerto memorabile. Il colpo d’occhio dell’orchestra, formata da ben 73 elementi, è nutrimento per gli occhi e balsamo per l’anima. I ragazzi sono impegnati con i docenti a mettere a punto gli ultimi dettagli e ad accordare gli strumenti. Ci sono proprio tutti: la rappresentanza delle due scuole, il sindaco e i genitori. Dopo i saluti di rito, la trepidazione si fa sempre più palpabile ed è un crescendo di emozioni difficilmente contenibile. Il docente presenta il primo brano, gli alunni si preparano, si scambiano sguardi d’intesa tra loro e con il maestro che li dirigerà. Il pubblico ora è come sospeso nel silenzio della grande sala che tradizionalmente precede gli eventi lungamente attesi e fortemente desiderati. Pochi secondi che sembrano un’eternità si sciolgono nell’attacco dato dal maestro. Il pubblico è rapito e al contempo consapevole di assistere a un evento prodigioso e, oserei dire, storico per entrambe le scuole. Al termine di ogni brano l’entusiasmo si libera con lunghi e strepitosi applausi, che vogliono dire tutta l’ammirazione e il ringraziamento per aver regalato al pubblico momenti irripetibili. E’ una di quelle sere nelle quali si sconvolge lo statuto grammaticale della lingua e si sperimenta il limite della comunicazione verbale e scritta. Parole come “emozione”, “passione”, “amicizia” perdono la connotazione grammaticale di “nome astratto” e diventano materia viva e pulsante che prende per mano il pubblico e lo rapisce, trasportandolo in un sublime e straordinario viaggio emozionale che interloquisce con il cuore e con la mente. E’ un’esperienza quasi impossibile da tradurre in parole ma, volendo comunque tentare, ne sceglierei certamente due: prodigio e bellezza. Non è forse un prodigio l’esecuzione musicale di 73 alunni appartenenti a due scuole che si sono incontrate per la prima volta appena il giorno prima e hanno avuto a disposizione solo due prove? Un prodigio che si sostanzia del lavoro instancabile ed appassionato dei docenti di strumento musicale dei due istituti che hanno preparato a distanza e vissuto virtualmente questa serata un numero infinito di volte lungo l’intero anno scolastico. Un prodigio che prende forma grazie alla disciplina e all’impegno di alunni adolescenti che, con grande senso di responsabilità e sapientemente guidati dai loro docenti, hanno dato vita a un meraviglioso concerto. In quale altro modo può essere definito questo evento se non come il trionfo della bellezza? Tutti i presenti erano completamente immersi nella bellezza. La bellezza del paesaggio incontaminato ed inespugnabile del Salento che custodisce con fierezza e ostinazione il suo originario carattere selvaggio ma mai ostile. La bellezza della musica che fluisce dagli strumenti e investe ogni cosa come pioggia d’oro che ristora e impreziosisce. La bellezza dell’amicizia e della condivisione tra persone accomunate dallo stesso desiderio di esserci e di godere fino in fondo di ogni singolo momento. Il prodigio e la bellezza sono destinati a rinnovarsi, a breve, nella nostra Città di Montesarchio, quando saranno gli alunni della scuola di Tricase a ricambiare la visita. Lo scenario sarà certamente diverso ma non meno suggestivo e seducente e partecipare al concerto significherà fare esperienza dell’infinito”.
E’ proprio vero, la musica rappresenta il mezzo per eccellenza per esprimere le emozioni che non si riescono a descrivere concretamente, la musica non si ascolta ma si abita perché essa offre un riparo immaginario e intoccabile. La musica è il primo linguaggio umano, l’unico in grado di unire i popoli e raggiungere obiettivi che in nessun altro modo possono essere realizzati; la musica unisce le persone, i gruppi sociali, una sorta di collante che ha già unito l’istituto comprensivo 2 di Montesarchio e quello di Tricase.

 Brigida Abate