Montesarchio: Memoria condivisa e cultura al museo del Sannio
Montesarchio: Memoria condivisa e cultura al museo del Sannio. Per non dimenticare
Non dimenticare eventi come quelli che hanno colpito l’Europa il secolo scorso, è un dovere che va condiviso. Per questo dall’anno 2000, ogni 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, si celebra il Giorno della Memoria, per ricordare la tragedia della Shoah, le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, italiani e non ,che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio.
Anche i musei italiani e quindi il Museo archeologico nazionale del Sannio – Caudino hanno partecipato al ricordo attraverso convegni , aperture straordinarie , proiezioni di film e concerti come momenti di riflessione su questa pagina buia della storia recente.
“memoria condivisa”
Nella fattispecie , appunto, anche il Museo caudino con il suo direttore Enzo Zuccaro ha organizzato per il secondo anno consecutivo l’evento “Memoria condivisa”, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del comune di Montesarchio,con la Proloco locale e le Sentinelle della Torre.
A partecipare all’evento sono stati invitati autori e poeti del territorio e gli studenti del IIS Aldo Moro e del Liceo Fermi di Montesarchio. Dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito da parte del direttore del museo e dell’assessore Morena Cecere, che a turno hanno rimarcato come importante è conservare la memoria , che non venga perduta affinchè certe atrocità non si ripetano più, hanno preso la parola gli autori invitati che ad uno ad uno con i loro testi hanno riscaldato d’emozione la sala, con momenti di vera commozione. Cenzino D’Apruzzo, Luigi De Stasio, Anna Lisi, Joe Ronca , Angela Ragusa, Concetta Nazzaro, Gian Luigi Romano si sono susseguiti attraverso declamazioni di versi e letture di testi , accompagnati da brani musicali eseguiti dai musicisti dell’Ass. Artemide .
La shoah vista dai giovani.
Il coinvolgimento del pubblico poi è stato totale quando sono intervenuti i giovani studenti del Liceo Enrico Fermi accompagnati dalla loro dirigente Dottoressa Luciano.La signora , con vero orgoglio , ha spiegato che i ragazzi hanno partecipato ad un concorso regionale sul tema con un video di pochi minuti, vincendo il primo premio.
Questo e un altro cortometraggio, prima presentati oralmente, sono stati proiettati ed hanno messo in evidenza la bravura di questi giovani , che benché lontani anagraficamente da quel periodo storico, hanno ben interpretato l’ essenza di quella tragedia immane, come pure la poesia “Ricordo”di una delle studentesse presenti. L’elogio va anche ai loro insegnanti che con dedizione e professionalità riescono a condurre i ragazzi verso traguardi ragguardevoli, affinchè diventino i “giusti” di domani e a sperare in un futuro fatto di meravigliosi rapporti umani.
Coltiviamo la speranza
E come scriveva Anna Frank nel suo diario :“È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. “, auspichiamo tutti di conservare la speranza in un mondo equo e giusto ma soprattutto di credere in quell’umanità che si sforzi realmente di guardare al passato per non ripetere gli stessi errori, per un mondo di armonia , di bellezza, d’altruismo e sopra ogni cosa di pace.