Montesarchio, successo dello spettacolo Preoccupazione in cielo e pace in terra

Redazione
Montesarchio, successo dello spettacolo Preoccupazione in cielo e pace in terra

Sarebbe necessario rubare i segreti dei docenti dell’istituto comprensivo due, diretto da Maria Grazia Ceglia, per capire come possa essere possibile trattare con garbo, amore ed estrema attenzione, le questioni riguardanti le disabilità. Non solo quelle, ma anche le tantissime difficoltà, che ogni giorno devono affrontare i loro familiari. E, per una sera, a quei genitori sono venute le lacrime agli occhi, perché hanno potuto ammirare i loro figli su un palcoscenico. Lacrime di gioia perché anche gli altri genitori hanno potuto comprendere, che, con gli stimoli giusti, quei loro ragazzi, tanto speciali, possono interagire perfettamente con il nostro mondo, anzi, lo arricchiscono.
Quei ragazzi sono diventati attori, cantanti e ballerini, interagendo con i loro compagni, quelli che sono solo “normali”. In realtà, non si tratta affatto di un segreto, ma di un metodo che riesce a dare frutti insperati, convogliando verso la normalità. Applausi a scena aperta, ieri sera, per lo spettacolo, Preoccupazione in cielo e pace in terra, realizzato dagli studenti ed i docenti dell’istituto di Montesarchio. Una recita natalizia, come tante, ma che ha visto sul palcoscenico 36 attori, preparati sapientemente da otto insegnanti. Spettacolo vero, senza quei pietismi, che possono essere dettati dallo svantaggio di alcuni di quei piccoli attori. Tutta la storia è stata recitata nel modo migliore e gli applausi sono stati, veramente, meritati. Sembra quasi una favola natalizia, ma è vita vera, che ogni giorno, con grandi sacrifici, viene vissuta presso la scuola di Montesarchio. E non si può non pensare che sempre più spesso alle scuole vengono tagliati i fondi e si colpiscono questi meravigliosi tentativi di inclusione. Non solo, al di là della scarsa attenzione delle istituzioni, chi tenta di combattere quei pregiudizi deve fare i conti con una cultura dominante, che ci vuole tutti belli, giovani e ricchi. Una spaventosa omologazione per renderci solo più poveri di spirito e per far diventare invisibili queste persone speciali. E con loro i familiari, che Dio solo sa, ogni giorno quante battaglie devono combattere contro tutti. Fortunatamente, non sono soli in trincea e lo spettacolo di ieri sera lo dimostra. Gli stessi ragazzi normali hanno capito che ci può essere un modo diverso per interagire con queste persone, un modo che riesce ad arricchire anche loro. Per far capire l’estrema sensibilità della serata, bisogna sottolineare che non tutti gli studenti disabili se la sono sentita di salire sul quel palco, ma anche loro sono stati sollecitati, rispetto alle loro inclinazioni. La fotogallery che vi proponiamo, infatti, è stata realizzata da Valentino che ci aiuta a guardare il mondo con i suoi occhi. E, se facessimo questo sforzo più spesso, saremo in grado di vedere tante cose.

Peppino Vaccariello