Morta per malnutrizione a soli 32 giorni, autopsia sul corpicino della neonata
Morta per malnutrizione a soli 32 giorni, autopsia sul corpicino della neonata. Un’accusa terribile, ancora tutta da chiarire. Una vicenda che scuote l’ opinione pubblica. È stata effettuata stamattina l’autopsia sul corpicino di Maddalena, la neonata di Angri (Salerno) morta giovedì scorso nell’ospedale di Nocera Inferiore.
L’ ipotesi accusatoria è che la piccola di 32 giorni sia deceduta a causa di una grave malnutrizione. La Procura di Nocera Inferiore ha indagato i genitori per abbandono di minori. Secondo le accuse la madre e il padre non l’avrebbero curata, in questo caso nutrita, come si dovrebbe fare per una neonata.
Ma soltanto i risultati dell’ esame autoptico potranno accertare i motivi che hanno provocato la morte della piccolina. Stamattina il pm Viviana Vessa ha conferito l’incarico al medico legale Rocco Maglietta, mentre la famiglia, assistita dall’avvocato Luigia Di Mauro, ha nominato come consulente di parte il dottor Luigi Mastrangelo.
Dai primissimi accertamenti, secondo quanto si apprende, non sarebbe emerso nulla di utile a chiarire le cause della morte. Soltanto gli esami di laboratorio , i cui esiti saranno depositati entro novanta giorni, potranno dare risposte più attendibili.
Al momento, quindi, si resta solo con questi dubbi fortissimi e con l’accusa ancora tutta da dimostrare, rispetto ad una neonata morta a soli 32 giorni di vita. La neonata era arrivata in ospedale a Nocera Inferiore venerdì 27 novembre. Le sue condizioni erano apparse subito gravi ma i medici erano riusciti a tenerla in vita. Dopo sei giorni di ricovero nel reparto di terapia intensiva neonatale, però, il suo cuore ha smesso di battere.
Morta per malnutrizione a soli 32 giorni, autopsia sul corpicino della neonata
Subito dopo il decesso, il sostituto procuratore Viviana Vessa ha aperto un fascicolo per abbandono dei minori ed ha iscritto il padre e la madre nel registro degli indagati. L’autopsia è un esame irripetibile e i due indagati, come stabilisce la legge, devono avere il diritto di nominare un perito di parte.
