Muore Roberto, il 21enne accoltellato alla gola
Muore Roberto, il 21enne accoltellato alla gola. Non ce l’ha fatta Roberto Bembo, il giovane di 21 anni pugnalato la mattina di Capodanno nel parcheggio di un bar in via Nazionale Torrette, a Mercogliano, in provincia di Avellino.
Il giovane ricoverato in gravi condizioni da circa 10 giorni, ha lottato incessantemente per riuscire a vivere. Purtroppo si è spento ieri, nonostante il tentativo disperato dei medici di salvarlo.
Il Collegio medico riunitosi ieri mattina nell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Moscati, al termine del necessario periodo di osservazione, alle ore 19,40 ha accertato la morte cerebrale del ragazzo.
Fiaccolata all’esterno dell’ospedale
Quando si è diffusa la notizia dell’aggravarsi delle condizioni del giovane, nei pressi dell’azienda ospedaliera si sono radunate un centinaio di persone, amici di Roberto Bembo, che svolgeva servizio civile preso il comune di Mercogliano e dei suoi genitori, che risiedono ad Avellino.
Il ragazzo era stato ferito in una rissa, sembra esplosa per futili motivi di parcheggio. Era stato colpito con tre fendenti all’addome e al collo. Il ragazzo fu subito ricoverato all’Ospedale Moscati di Avellino, dove giunse in condizioni gravissime.
Qui è sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Il 21enne ha subito un arresto cardiaco, ma è rianimato dai medici. Il personale sanitario era riuscito a chiudergli l’arteria bucata dal coltello e a stabilizzarlo.
I due presunti aggressori, Nico Iannuzzi, e Luca Sciarrillo, entrambi 23enni, si costituirono la sera stessa di quella domenica agli agenti della Squadra Mobile di Avellino e subito dopo sono stati portati in carcere.
Nel corso dell’udienza di convalida, ricostruirono la vicenda davanti al Gip, Paolo Cassano, ammettendo le loro responsabilità, enfatizzando però la tesi della provocazione subìta. Da chiarire la posizione di un terzo indagato che sarebbe stato presente alla rissa.