No Traforo, Mauriello: Biancardi umilia la Valle Caudina
No Traforo, Mauriello: Biancardi umilia la Valle Caudina
Riceviamo e pubblichiamo un articolo di Giovanni Mauriello, membro del Comitato locale “No Traforo” del Partenio.
Neanche l’epidemia ha fermato il “superman della politica nostrana” più conosciuto come Domenico Biancardi per la progettazione del traforo del Partenio.
Nonostante il freno imposto dalle amministrazioni di Cervinara e Rotondi, che rimandarono il tutto ai consigli comunali, il supereroe Presidente della provincia di Avellino, nonché sindaco di Avella e presidente della comunità montana, ha deciso di continuare il suo viaggio nel paese delle meraviglie approvando il documento complessivo di fattibilità del tunnel (in particolare l’analisi dell’alternativa A) per un costo pari a 149.000.000 euro.
Situazione drammatica
In un momento storico così drammatico e con il mondo che sta precipitando in una crisi economica senza precedenti, il presidente si permette di snobbare i caudini e di procedere allo sperpero di denaro pubblico (tra l’altro prelevati dal quarto lotto della strada a scorrimento veloce) tramite un documento che è stato spacchettato in 4 consulenze con affidamento diretto e che ha creato anche malumori nell’ordine provinciale degli architetti, il quale, tramite il suo presidente Erminio Petecca, ha minacciato di portare il fascicolo della progettazione davanti all’autorità nazionale anticorruzione; ovviamente gli incarichi sono stati affidati a studi della sua zona o ubicati fuori regione (evidentemente il nostro superman reputa i professionisti caudini degli incapaci).
Studio
Non è bastato lo studio iniziale mezzo “strano” eseguito su vecchie carte topografiche che generò una commedia comica tra il sindaco Russo e la provincia (la sopra elevata passava su case non segnalate sulle carte). Non è bastata una pandemia che stravolgerà il mercato globale (che sbocco commerciale posso prevedere con il mandamento in questo marasma cosmico di cambiamenti geo-politici?). Non sono bastati i finanziamenti del quarto lotto della fondo Valle Isclero e della parallela alla nazionale Appia che in futuro accorcerà notevolmente le distanze con Napoli (ora più che mai il traforo non serve).
Ma non c’è niente che possa fermare il supereroe Biancardi. Forse nemmeno la “criptonite”. Riuscirà a fermare il nostro Presidente. C’è da dire che se le sue azioni sono chiaramente rivolte ad un proprio obiettivo politico di tipo carrieristico è alquanto sorprendente l’atteggiamento di attesa e valutazione di Cervinara, la quale, affermò chiaramente che per la continuazione progettuale del tunnel si doveva aspettare la futura composizione della nuova amministrazione. Invece con uno scarno comunicato di qualche giorno fa la fascia tricolore di Cervinara ha affermato che la maggioranza è in attesa vigile per capire che tipo di impatto ambientale avrà quest’opera su territorio.
Cervinara e Rotondi
Caro sindaco… Ma che cosa c’è da capire sull’impatto ambientale di un’opera mastodontica dove inizialmente si devono alzare viadotti dell’altezza di 10 metri che collegheranno la strada a scorrimento veloce con il tunnel?
Cosa c’è da valutare sull’esproprio di terreni altamente fertili in un momento dove si guarda all’agricoltura come il futuro settore per una ripresa economica? Cosa c’è da capire su un’opera che dovrebbe passare vicino ad un borgo caratteristico come la Pirozza? Proprio ora che si prevede un futuro dove probabilmente ci potrebbe essere una rivalutazione dei borghi rurali ai danni delle metropoli?! Se questa è la sua linea lei dà adito alle malelingue locali che sostengono che ad orchestrare sia un politico locale che ha interesse a costruire la propria candidatura?!
Io mi rifiuto di pensare che una persona del suo calibro si stia assoggettando a questi giochetti della vecchia politica a danno dei cervinaresi e per questo molti si aspettano un atto di coraggio e una presa di posizione chiara in merito a questa questione. Sarebbe il miglior regalo di fine mandato che lei possa fare a sé stesso e a tutti i caudini. Non mi pronuncio sul silenzio del sindaco di Rotondi, il quale dopo una gestione sterile della città Caudina e dopo una serie di giravolte teatrali sul primo studio di fattibilità, che lo portò ad opzionare per l’alternativa B che riguarda la frazione Castello, continua a dimostrare un po’ di confusione. Ai posteri l’ardua sentenza.
Di sicuro, e fino a motivati chiarimenti, saranno tanti i cittadini che non si arrenderanno a queste opinabili azioni rocambolesche politiche che appartengono allo stile antiquato della vecchia Repubblica. Spero che i diretti interessati non si offendano per i miei modi “ironici e satirici” di comunicazione.
Confidando di smuovere Le Vostre coscienze e in attesa della Progettazione dell’AEREOPORTO In Valle Caudina porgo ai sopra citati “politici” i miei più cordiali e affettuosi saluti!
Giovanni Mauriello
membro del Comitato Locale
No al Traforo
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