Ospedale Sant’Agata, attacco di Maglione a De Luca

Redazione
Ospedale Sant’Agata, attacco di Maglione a De Luca
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Ospedale Sant’Agata, attacco di Maglione a De Luca.  Se a dire che bisogna evitare di alimentare speranze sul futuro dell’ospedale di comunità presso il presidio di Sant’Agata dei Goti, è un consigliere regionale in Commissione Sanità, parte della maggioranza del governo campano, vuol dire che il presidente De Luca, ancora una volta, ha fatto un passo indietro..

Piuttosto che ammetterlo pubblicamente e assumersene le responsabilità, il consigliere Abbate attacca i vertici dell’ASL locale, attuando così una strategia che sembra tesa a delegittimare la dirigenza per scopi al momento ancora taciti”, così in una nota il deputato M5S Pasquale Maglione.

La sorpresa per le dichiarazioni

“Accolgo con vera sorpresa le dichiarazioni del consigliere Luigi Abbate – prosegue Maglione – che seguono gli annunci altisonanti del presidente De Luca sull’imminente predisposizione di un ospedale di comunità presso la struttura di Sant’Agata dei Goti.

Avevamo ovviamente accolto la notizia con scetticismo conoscendo il governatore, ma ora ci stupiscono i metodi con cui si attacca la dirigenza Asl per nascondere le proprie inadempienze.

Ricordo a me stesso che il consigliere Abbate, membro della Commissione Sanità – è parte della maggioranza del governo regionale che decide in materia di sanità locale e che quindi può lavorare affinché ciò che annunciato dal proprio presidente possa essere attuato.

Da consigliere ed esponente di maggioranza – oltre che da rappresentante di una forza politica a cui piace vantare la solidità dell’alleanza con De Luca – Abbate potrebbe adoperarsi per risolvere quei problemi che invece si limita a denunciare a mezzo stampa.

Azioni millantate senza fatti

Ci stupiamo ma non dovremmo, perché sull’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, ancora una volta, De Luca millanta azioni che non si tramutano in fatti. Spiace però constatare – aggiunge  Maglione nelle conclusioni  – l’assoluta inerzia degli amministratori locali”. Tutto questo non fa presagire nulla di buono per il futuro dell’ospedale e per la Valle Caudina.