Partenza a rischio per l’Ato rifiuti, la denuncia di Maglione

Redazione
Partenza a rischio per l’Ato rifiuti, la denuncia di Maglione
Valle Caudina: le perplessità sulla Benevento-Caserta dell'ex deputato Maglione. Nei giorni scorsi ho partecipato a uno degli incontri che l’ANAS sta tenendo in Valle Caudina in riferimento alla realizzazione dell’asse viario Benevento-Caserta.E’ utile precisare

Partenza a rischio per l’Ato rifiuti, la denuncia di Maglione. «Il presidente c’è, il consiglio pure, ma a quanto pare l’operatività dell’ATO di Benevento potrebbe essere messa a rischio dalle contrapposizioni emerse in questi giorni dalle dichiarazioni diffuse a mezzo stampa dai protagonisti dell’ente, all’indomani della riconferma di Pasquale Iacovella al vertice», a dirlo è il deputato M5S Pasquale Maglione.

Partenza a rischio

«La conferma del Presidente Pasquale Iacovella – prosegue il deputato – , notizia peraltro già anticipata nei giorni scorsi, avvia nuovamente l’azione dell’ATO, ente di gestione del ciclo dei rifiuti raccolti in provincia. Una partenza che però, stando alle notizie diffuse, non sembra essere accompagnata dai migliori auspici.

Da una parte infatti troviamo il Presidente che, insieme ai Sindaci dell’areale, si è espresso contro la realizzazione di un sito di trattamento dell’umido nello STIR di Casalduni. Dall’altra invece gli esponenti di ‘Noi di Centro’, che pure hanno sostenuto Iacovella in un consiglio di ambito pressoché monocolore, che in una nota stampa dettano nei fatti la linea di azione dell’Ente, in quanto citano espressamente la realizzazione dello stesso sito di compostaggio così come previsto dalla Regione.

Questa contrapposizione, purtroppo, ricorda le criticità che hanno già caratterizzato il nascere del precedente consiglio d’ambito, per le quali io personalmente, insieme al sindaco di Casaludini, mi attivai per arrivare a una risoluzione.

Ricordo infatti che proprio queste divisioni politiche avevano paralizzato l’operato dell’ente per mesi, ritardando tutti i processi, con grande aggravio per la comunità. Sull’opportunità di realizzare due siti di compostaggio, uno privato e l’altro pubblico, nell’ambito dello stesso territorio, e a pochi chilometri di distanza, ho già pubblicamente dichiarato la non sostenibilità e in virtù di ciò ho chiesto una seria riflessione politica.

Sul primo sito si è in attesa di un pronunciamento da parte del Consiglio di Stato in riferimento alle conclusioni del TAR, estremamente puntuali e frutto di uno specifico approfondimento tecnico che ha determinato la bocciatura dell’iter autorizzativo. Sul secondo, fortemente voluto dalla Regione e da Noi di Centro, essendo di iniziativa pubblica non si può  prescindere da un confronto con i territori, affinché non sia l’esito dell’ennesima decisione calata dall’alto che a nulla giova ai cittadini che la subiscono.

Quadro più chiaro

In attesa che emerga un quadro più chiaro sulle intenzioni del consiglio d’ambito, faccio i miei auguri per la riconferma al Sindaco di Casalduni, cui rinnovo la mia piena disponibilità a collaborare per ciò che mi compete, auspicando che in tempi celeri possa portare a compimento il piano industriale, utile a riorganizzare, in modo razionale, il ciclo dei rifiuti provinciali. Una riorganizzazione che deve portare, necessariamente, una ricaduta positiva sulle tariffe dei cittadini il cui impegno nella raccolta differenziata ha portato a risultati importanti e che per questo devono essere ripagati », conclude Maglione.-

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