Pasqua di morte, sei decessi per covid al Moscati di Avellino

Redazione
Pasqua di morte, sei decessi per covid al Moscati di Avellino
Torna l'incubo covid in Irpinia, focolaio per una festa di comunione

Pasqua di morte, sei decessi per covid al Moscati di Avellino. La domenica di Pasqua si conclude con la notizia di altri due decessi per covid – 19 all’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. Lo ha reso noto, poco fa la stessa azienda. Nelle ultime ore hanno perso la vita  un 60enne di Atripalda ed un 88enne di Avellino.

Sei morti

Purtroppo, con questi due decessi salgono a sei le vittime del coronavirus oggi in Irpinia. Tra i deceduti anche un 49enne di Montoro.Il covid-19 non concede alcuna tregua per la Santa Pasqua. Anche oggi si superano i cento casi in provincia di Avellino e si sfiorano i 2.000 in Campania.

In particolare, si contano 197 nuovi positivi in Irpinia, su 1.554 tamponi processati. Tra i nuovi positivi se ne registra uno anche a Rotondi. Purtroppo, presso l’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino si annotano anche sei  decessi. Hanno perso la vita  un 74enne di Lauro. Un 68enne di Serino e un 63enne di Montefalcione, un 60enne di Atripalda ed un 88enne di Avellino e un 49enne di Montoro.

Campania

Alto il numero dei nuovi positivi anche in Campania. Oggi si registrano 1.908 nuovi contagiati, rispetto a 17.228 tamponi processati. Nonostante questo, però, c’è chi non vuole affatto rinunciare alla pericolose e pessime abitudini.

Succede a Cervinara, dove per evitare gli assembramenti dei giorni scorsi, oggi la polizia ha agito con laro anticipo. Mentre nella serata di ieri, sempre le forze dell’ordine hanno elevato diverse multe da ben 400 euro.

Gli eterni Peter Pan

Siamo curiosi di sapere come reagiranno i genitori di questi prodi pargoli quando dovranno pagare per l’incoscienza dei propri figli. Attenzione perché tra i multati figurano anche un 44enne ed un 46enne. Non certo ragazzi di primo pelo, ma con ancora il vizio dell’aperitivo e di mescolarsi insieme ai fanciulli.

Anche loro dovranno spiegare alle loro mogli perché non rispettano le regole della zona rossa. Ci siamo anche stufati di scriverlo, quasi, con cadenza quotidiana. A nessuno, ma proprio a nessuno sta bene restare chiusi in casa. Ma alternative, al momento, non ce ne sono.

Cervinara, al momento, grazie a Dio non sta soffrendo come altri comuni della Valle Caudina. Il numero dei positivi resta basso e non si capisce perché bisogna mettere a rischio questo risultato acquisito.

Mercoledì dovrebbero tornare a scuola bimbi e ragazzini sino alle prime medie e si tratta di un grande risultato. Ed allora questi eterni Peter Pan farebbero meglio a restare chiusi in casa.