Primo giorno di scuola tra emozioni e mascherine

Redazione
Primo giorno di scuola tra emozioni e mascherine
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Primo giorno di scuola tra emozioni e mascherine. Oggi la maggior parte delle Scuole della Valle Caudina e della Campania intera hanno aperto i battenti per accogliere gli studenti e dare il via alle attività didattiche.

La dad come spada di Damocle

Il nuovo anno è cominciato tra ansie, paure e la spada di Damocle della Dad. Tutte le scuole hanno adottato i massimi accorgimenti per evitare che l’odiato coronavirus possa tonare a sbarrare le porte delle nostre scuole.

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Ragazzi, dirigenti, prof e tutto il personale scolastico indossano la mascherina che è diventato un accessorio fondamentale per questo anno scolastico. Poi il resto è uguale ma diverso a tutti gli anni scolatici.

Ritrovarsi

L’odore vanigliato dei libri di testo nuovi. Il suono della Campanella. Il ritorno in classe. L’emozione. Gli insegnanti un po’ invecchiati. I compagni cresciuti di qualche centimetro e oltre. E poi il discorso inaugurale dei dirigenti che ogni anno si impegnano ad offrire il loro contributo alla crescita “culturale” del Paese.

La scuola, il primo giorno, è questo e tanto altro. Sono gli zaini dimenticati, i quaderni stropicciati e quella noia mortale di dover imparare le umane lettere o l’odiata matematica.

Ma il primo giorno è l’inizio di un cammino che porterà le generazioni del futuro nel mondo della consapevolezza, della responsabilità, delle ore interminabili di studio dove l’ihpone viene riposto in un cassetto, dove le uscite serali vengono rimandate al sabato, dove la vita riprende un ritmo nuovo e più intenso.

Libertà intellettuale

Un augurio a tutti gli studenti affinché possano accrescere la loro curiosità intellettuale con la certezza che la Scuola è l’unico mezzo per raggiungere la libertà intellettuale.

Un augurio ai docenti affinché possano diffondere con cura e dedizione la sacra fiamma del sapere. Un augurio ai dirigenti affinché tengano saldo il timone della nave per solcare le azzurre acque della formazione intesa come diffusione massima di cultura.

Ed infine un augurio ai genitori che possano sviluppare un atteggiamento collaborativo e di fiducia con le istituzioni scolastiche.

Suni Ferretta
(foto Gianni Luciano)